Astino, c’è anche la firma della Regione
Piano di rilancio da 12 milioni di euro

La Regione Lombardia aderisce all’accordo di programma sul complesso immobiliare di Astino. A prevederlo è una delibera della giunta, approvata su proposta del governatore Roberto Maroni e dell’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi.

Il provvedimento non comporta oneri per Palazzo Lombardia. L’accordo è stato sottoscritto dal Comune di Bergamo con la Provincia, il Parco dei Colli, la Fondazione Mia Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo e la Società Valle d’Astino Srl.

L’obiettivo è di restituire alla fruibilità del territorio regionale uno dei complessi artistici e monumentali di più alto valore del territorio di Bergamo. Nell’accordo è prevista anche la realizzazione della scuola di Alta Formazione per la cucina per offrire ai giovani nuove occasioni di inserimento lavorativo. Ora che la firma della Regione è arrivata, entro dieci giorni si convocherà il primo tavolo tecnico dove si deciderà il futuro di Astino, spiega Fabio Bombardieri, presidente della Fondazione Mia, proprietaria dei muri dell’antico monastero.

Il futuro di Astino è già scritto nell’accordo di programma di cui fanno parte la fondazione, il Comune, la Provincia, il Parco dei Colli e, new entry, la Regione. Il documento prevede che negli spazi dell’ex monastero, in parte già recuperati dalla Mia, si insedi una scuola di alta formazione in hotellerie sul modello di Losanna.

L’operazione pesa sulle spalle della Mia per 12 milioni di euro (che rientreranno in 30 anni, il piano di ammortamento è in fase di studio). La firma di Regione è una spinta in più alla realizzazione del progetto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA