Atalanta-AlbinoLeffe, sfida per lo stadio
Ecco il progetto seriano del 2010 - Foto

Alla verità mancano poche ore. Meno di 24 per la precisione. Mercoledì mattina tra le 9 e le 10 verranno aperte le due buste che contengono l’offerta di acquisto dello stadio di Bergamo.

Un occhio alla cifra e poi verrà decretato ufficialmente il vincitore del bando indetto da Palafrizzoni. Fino a lunedì sembrava che non ci fosse partita: Atalanta in prima fila, unica vera interessata ad acquisire il vecchio comunale in vendita al prezzo base di 7.826.000 euro. E invece, in contropiede, è arrivato l’AlbinoLeffe di Gianfranco Andreoletti. Perché il patron seriano ha deciso di giocare un derby così difficile? Come può pensare di sostenere i costi di ristrutturazione e di rifacimento complessivo? Cosa farà, soprattutto, in caso di vittoria? Tutte domande che non hanno avuto risposta perché il numero uno della Celeste, notoriamente di poche parole, non si è sbottonato. Da lunedì mattina tifosi e addetti ai lavori sono alle prese con questi tre punti di domanda.

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Che non sia pura improvvisazione lo dimostra il progetto di un nuovo stadio presentato dall’AlbinoLeffe nel 2010: qualcosa nel cassetto c’è, anche se completamente diverso da quanto richiesto dal Comune di Bergamo. Sette anni fa infatti il presidente seriano lanciò «un centro polifunzionale – parole dello stesso Andreoletti - a servizio del calcio dalla serie B in giù: un impianto da 10-12 mila posti in un polo attrattivo dove concentrare attività sportive, di socializzazione, spettacolo ed intrattenimento, attività commerciali, ricettivo-alberghiero e terziario».

Non una ristrutturazione, ma una nuova costruzione a Campagnola, a destra dell’asse interurbano direzione ovest, poco prima dello svincolo che conduce a Bergamo e ad Orio al Serio. Altra epoca: in quegli anni il Comune stava puntando sul Parco dello Sport targato Percassi a Grumello del Piano, quindi le tavole dell’Albinoleffe finirono nel secondo cassetto. Eppure il materiale era di qualità. Il progetto infatti era stato firmato dallo studio Giugiaro, lo stesso che ha creato il design dello Juventus Stadium. In tutto 35 mila metri quadri circa di superficie edificata sui 110 mila complessivi, con 1000 posti auto e 15 mila metri quadri di area verde a raccordare il tutto, una stazione ferroviaria (si propone di deviare il tracciato del collegamento ferroviario per l’aeroporto così da permettere una relazione con il Parco Sud), un albergo da 90 stanze e un anello ciclabile intorno all’area. E ancora, uno spazio adibito a teatro e sala congressi, una vera e propria area eventi per spettacoli, concerti, manifestazioni varie e attrezzature a misura di bambino: giochi, gonfiabili, teatro dei piccoli, aree gioco attrezzate, librerie ad hoc. Come se non bastasse: poste, poliambulatorio, banca, uffici pubblici, tabacchi, farmacia, edicola, palestra, parrucchiere, centro termale e fisioterapico. Fantascienza? La stessa definizione, fino a lunedì, per l’ipotesi che qualcuno potesse fare concorrenza all’Atalanta.

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