Atalanta, la protesta silenziosa dei tifosi
«Cavie di una cieca repressione»

Domenica 3 novembre nerazzurri in campo contro il Cagliari. Dieci minuti di silenzio e senza striscioni in Curva Nord contro le «scientifiche diffide che stanno colpendo i ragazzi della balconata dopo Ferrara per aver mandato a quel paese (forse) un funzionario di polizia».

Dieci minuti si silenziosa protesta al Gewiss Stadium domenica 3 novembre. Tifosi muti, in piedi, niente striscioni. «Domenica 3 novembre staremo in silenzio per dieci minuti e non attaccheremo gli striscioni perché quando sbagliamo siamo pronti a pagare, ma siamo stanchi di essere cavie di una cieca repressione», aveva annunciato con un comunicato Curva Nord prima di Atalanta-Cagliari.

La causa dello sciopero del tifo per i primi minuti della partita di campionato sono elencate nel foglio: «Le scientifiche diffide che stanno colpendo i ragazzi della balconata dopo Ferrara per aver mandato a quel paese (forse) un funzionario di polizia – si spiega, in riferimento al divieto di stare a cavalcioni sulla ringhiera del settore dedicato al “Paolo Mazza” lo scorso 25 agosto, disatteso dai supporter atalantini colpiti da provvedimenti restrittivi –. Ragazzi che si trovano con anni di diffida e relativa denuncia. Dall’estate uno di noi è in black list nonostante una sentenza di assoluzione in mano.Sembra inoltre che siano in arrivo altri provvedimenti contro altri ragazzi del gruppo».

La protesta, quindi, è finalizzata a contrastare il presunto «sistema repressivo della Questura» che starebbe «continuando a macinare vittime al solo fine di destabilizzare il gruppo portante della Nord per indebolire tutto il mondo Atalanta» (le foto sono di Michele Maraviglia).

© RIPRODUZIONE RISERVATA