Auguri mamma, «compagna d’anima»
Sai darmi forza anche da lontano

La lettera di una figlia lontana a una mamma bergamasca. Questa Festa della mamma è più silenziosa, più raccolta. Auguri alle mamme che non abbiamo potuto abbracciare in questi mesi di lontananza forzata, auguri alle mamme che si sono ammalate, che hanno sofferto nel silenzio della solitudine. Auguri alle mamme che non ci sono più.

Ma anche alle mamme sempre accanto al telefono, perché rincuorare è il loro mestiere. Perché anche se non ci si vede serve sempre quella parola di conforto. Basta la voce per rinfrancare gli animi, basta pensare agli occhi dolci di una mamma che una soluzione la trova. Perché ci si capisce, anche ora e soprattutto ora. Senza abbracciarsi. Senza quei baci che da bambini ci gonfiavano il cuore. C’è lo sguardo e quelle poche parole: andrà tutto bene.

«È notte fonda e di dormire non se ne parla. Allora mi alzo, il cuore batte forte e una lacrima scende dal viso, quella lacrima che per tutta la giornata ho tenuto nascosta dietro gli occhiali da sole e a quella soffocante mascherina. Sento ormai da troppo tempo la voglia di piangere e vorrei poterlo fare mentre ti abbraccio, mentre ti dico Mi sei mancata mamma … ma ancora non posso. Oggi è la Festa della mamma e sento il bisogno di scriverti qualcosa di più di un semplice «Auguri. Ti voglio bene!». Mi sento un po’ bambina, quella bimba che vorrebbe poter tornare in quella cameretta che continui a tenere come se fossi ancora lì, seduta tra i miei giocattoli sparsi, tra i pezzi di puzzle, vestita di quella fantasia e spensieratezza che solo i bambini sanno avere.

Anche oggi la tua nipotina Stella mi ha chiesto, con quella vocina che amiamo tanto «Mamma quando possiamo andare a prendere la nonna a Bergamo?». Che fatica sai mamma... alzarsi ogni mattina e cercare di fare tutto con la forza di un giorno normale. Che fatica sai mamma tra video-lezioni, faccende di casa e lavoro non potersi fermare e piangere.

Tu che tutti i giorni, nonostante la paura che so che hai, mi dici «Dai ne usciremo». Tutte le volte che indosso la mia divisa sento la tua voce che mi sussurra «Fai il tuo dovere ma stai attenta». Tu a Bergamo, io in Romagna da ormai 15 anni ma ora più che mai la distanza che ci separa la sento come un masso enorme addosso che mi toglie il respiro. Qui ho la mia casa, la mia vita, il mio lavoro, i miei colleghi, i miei amici. Siamo uniti e cerchiamo di fare del nostro meglio anche se a volte poco capiti e considerati. A volte, in questa situazione così surreale mi sento persa, ma tu mamma mi hai sempre detto che soprattutto nei momenti difficili bisogna essere e fare la mamma...non c ’è nulla di male ad avere paura, ma dobbiamo continuare a rimboccarci le maniche, aiutare anche solo con un sorriso chi è in difficoltà. A Bergamo lo so mamma stai vivendo ancora nella paura, nel dolore di non poter rivedere persone che hai salutato l’ultima volta magari anche di fretta, quella fretta che ha sempre caratterizzato la vita di tutti. Ora no, è il momento di fermarsi e riflettere di quanto è meravigliosa la parola mamma.Ci ricorderemo delle strade vuote, delle candele sui davanzali, degli arcobaleni disegnati dai bambini, ma ci ricorderemo soprattutto dell’amore che in un giorno come questo unisce le persone seppur a distanza.

Auguri mamma, auguri a tutte le mamme, compagne di anima sempre pronte a sorreggerci e incoraggiarci.

A te mamma Lina …. a Bergamo. 
La tua Nadia...a Rimini

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