Aveva sfregiato la moglie davanti ai figli
40enne tunisino condannato a 9 anni

Aveva sfregiato la moglie con un coltello, sabato 19 dicembre, mentre era in pizzeria a festeggiare insieme ai figli di 8 e 12 anni e una ventina di amici. Mercoledì 30 dicembre l’esemplare sentenza: un tunisino quarantenne è stato condannato a 9 anni di reclusionie in rito abbreviato.

L’extracomunitario, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, sabato era entrato nel ristorante di un paese dell’hinterland, si era diretto in bagno e ne era uscito con un coltello da cucina in pugno. Si era diretto al tavolo della moglie, una trentaseienne che da qualche mese si è separata ed è andata via di casa con i figli, e l’aveva sfregiata davanti a tutti. «In tanti anni di attività non mi era mai capitato nulla di simile» aveva raccontato il titolare, ancora visibilmente scosso da quell’atto di violenza del quale era stato, suo malgrado, testimone oculare. La donna lavora nella pizzeria come commessa.

La commessa era stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, medicata e dimessa con 20 giorni di prognosi. Per lei 20 punti di sutura interni e 5 esterni. Il tunisino poco dopo si era consegnato alla caserma dei carabinieri di Villa d’Almè, confessando l’aggressione. Il coltello da cucina, che si era portato da casa, l’aveva gettato via nella fuga. Il 40enne era stato arrestato con le accuse di stalking e lesioni gravi.

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