Bandiere a mezz’asta il 31 marzo
Sindaci in silenzio un minuto alle 12

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro ha firmato nella serata di venerdì 27 marzo una circolare che invita tutti gli edifici pubblici a esporre la bandiera italiana a mezz’asta martedì 31 marzo .

Il tricolore in segno di lutto per le vittime del coronavirus, di vicinanza ai familiari delle vittime, di partecipazione nazionale al cordoglio delle comunità più colpite. Già i sindaci italiani ieri avevano stabilito, per rendere omaggio a tutti i morti di fermarsi un minuto martedì prossimo. Il 31 marzo alle 12 i primi cittadini della Penisola infatti, con indosso la fascia tricolore, saranno davanti ai propri municipi in silenzio e con le bandiere esposte a mezz’asta «in segno di lutto» e in «segno di solidarietà con tutte le per comunità che stanno pagando il prezzo più alto».

Per ricordare i tanti morti di questa guerra silenziosa che non hanno potuto avere nemmeno avere un degno funerale e se sono andati senza il conforto degli affetti, i sindaci hanno organizzato questa cerimonia a distanza che non infrangerà le dure regole del distanziamento sociale. A proporla per primo è stato il presidente del Provincia di Bergamo e sindaco di Calcinate, Gianfranco Gafforelli, che si trova in una delle zone dove si contano più morti. Ieri il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Antonio De Caro ha fatto sua la proposta ed ha inviato una lettera a tutti i sindaci per chiedere la condivisione dell’iniziativa. «Tutti abbiamo negli occhi - ha scritto Decaro - le immagini della tragedia che sta colpendo così duramente molte città del Nord e che sta sottoponendo a dura prova tutte le comunità che amministriamo. Come sempre succede nelle grandi emergenze, noi Sindaci, che siamo i rappresentanti istituzionali più prossimi ai cittadini, diventiamo destinatari e custodi delle loro legittime preoccupazioni e delle loro comprensibili angosce. Insomma, siamo la prima linea, sottoposti come siamo alla forte pressione del carico di responsabilità di una comunità intera».

«Una pressione che - sottolinea Decaro rivolto ai colleghi sindaci - non deve schiacciarci. Lo sconforto, che pure tanti tra noi avvertono, non può prevalere anzi dobbiamo reagire con maggiore forza e determinazione per trasmettere fiducia e speranza». E proprio «per ricordare le tante vittime di questa drammatica epidemia, per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l’uno all’altro, come sappiamo fare noi Sindaci, Ti chiedo di condividere» questo gesto. Adesione subito arrivata dall’Unione delle Province Italiane (Upi), da Ali-Autonomie Locali Italiane e dai tanti sindaci in trincea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA