Bando Rinascimento, erogati 4 milioni
Oltre il 93% delle richieste accolte

Progetto Rinascimento del Comune di Bergamo, chiuso il primo bando dedicato alle spese inderogabili.

Il bando del programma Rinascimento per le spese inderogabili si è concluso il 31 agosto. Le domande ricevute sono state 2.949, mentre quelle accolte sono state 2.754. Il totale dei contributi concessi 4 milioni di euro a fronte di un plafond di 4 milioni di euro di contributi a fondo perduto.

Il Programma Rinascimento Bergamo – attivato, nell’ambito del Fondo di mutuo soccorso, dal Comune di Bergamo e da Intesa Sanpaolo con l’ausilio della Fondazione Cesvi - ha concluso il bando per le spese inderogabili registrando un’adesione altissima da parte delle piccole imprese della città. Questo bando è nato come risposta immediata alla crisi e all’emergenza sanitaria ed economica che ha colpito Bergamo. Il bando ha consentito alle microimprese attive nel comune di beneficiare di un sostegno fino a un massimo di 1.500 euro a copertura di un’ampia categoria di spese sostenute nel periodo più acuto della crisi (9 Marzo - 31 Luglio), quando le attività economiche sono state ridotte o addirittura compromesse dalla crisi causata dal COVID. Il totale dei contributi, messi a disposizione a fondo perduto da Intesa Sanpaolo, è pari a 4 milioni di euro.

Il bando è stato costruito per assicurare la rapida erogazione dei contributi ai beneficiari così da far giungere immediatamente un sostegno diretto alle aziende colpite dalla crisi. I tempi di valutazione delle domande nell’ambito di questo bando sono stati così estremamente ridotti. Dalla data di presentazione della domanda alla sua messa in pagamento, infatti, il tempo medio di erogazione è stato di 10 giorni mentre il 16% delle richieste sono state evase entro 5 giorni dalla richiesta e il 43% tra i 6 e i 10 giorni. Nell’ottica di semplificare le procedure di pagamento ed evitare ritardi in un momento di grande emergenza, il bando ha previsto che la documentazione delle spese fosse presentata successivamente alla ricezione del contributo. Questo ha snellito il flusso del lavoro, semplificando il processo di approvazione. Coloro che hanno ricevuto un finanziamento hanno ora tempo fino al 30 novembre per presentare la documentazione delle spese sostenute. La celerità e l’efficienza dell’operazione si è anche avvalsa del lavoro e del contributo tecnologico della società informatica GLOBO che ha curato il sito e le procedure per la raccolta delle domande e dei rendiconti.

Oltre la metà delle microimprese destinatarie dei contributi svolge la propria attività nei settori del commercio al dettaglio (25%) dei servizi di ristorazione (16%) e dei servizi per la persona (14%). A queste si aggiunge un insieme molto articolato di attività economiche e produttive a rappresentare il variegato mosaico economico della città.

Bergamo conta una popolazione residente di 121 mila abitanti e il bando delle spese inderogabili ha raggiunto oltre 2.700 microimprese dove i beneficiari costituiscono oltre il 2% dei residenti.

Le vie e le piazze della città continuano a pulsare nonostante la crisi grazie alla presenza e al lavoro quotidiano delle microimprese che costituiscono una parte importante del tessuto economico e sociale della città. A Bergamo le attività delle microimprese sono la fonte di sostentamento di un grande numero di famiglie e il bando delle spese inderogabili ha cercato di essere vicino a tutti i piccoli operatori economici della città con un aiuto concreto e fattivo in un momento di grande emergenza. Con questa iniziativa il Comune, Intesa Sanpaolo e i partner del programma Rinascimento hanno voluto rispondere con la massima vicinanza a quanti sono stati direttamente o indirettamente colpiti dalla crisi.

«Bergamo è l’unica città ad aver messo in campo un’iniziativa di questo genere nel nostro Paese, – spiega il Sindaco Giorgio Gori – a dimostrazione della massima attenzione verso le esigenze del tessuto commerciale cittadino e di quartiere dopo un periodo così difficile per la nostra comunità. Oltre 2700 imprese hanno potuto ottenere il finanziamento a fondo perduto di 1500 euro per far fronte alle spese sostenute durante il lockdown, per un totale di quasi 4 milioni di euro: sono cifre molto importanti e che ci hanno convinto a prorogare il bando fino alla fine di agosto. Abbiamo accompagnato l’iniziativa con un taglio della TARI per le imprese, la cancellazione della tariffa di occupazione del suolo pubblico (son state quasi 200 le pratiche evase dal Comune per l’ampliamento o l’installazione di nuovi dehors in città) e altro ancora per rafforzare e sostenere il commercio in città. Ora è il momento di rilanciare e per questo motivo abbiamo pensato ai bandi Michelangelo e Raffaello, con i quali intendiamo affiancarci a tutti quei commercianti e imprenditori che vogliono cogliere la sfida per far ripartire o riconvertire il proprio business.»

«D’accordo con il Sindaco Gori e il suo staff, abbiamo scelto fin da subito di strutturare il Progetto Rinascimento in fasi caratterizzate da modalità e tempi di risposta differenti, dedicando il primo intervento al sostegno immediato delle necessità più impellenti delle microimprese, mettendo subito a disposizione contributi a fondo perduto per 3 milioni di euro, poi portati a 4 per accogliere un numero maggiore di richieste» – afferma Raffaello Ruggieri, Chief Lending Officer di Intesa Sanpaolo. «La straordinaria risposta delle imprese al bando, l’encomiabile voglia dei Bergamaschi di reagire alle difficoltà affrontate, la fattiva collaborazione dell’Amministrazione, della Fondazione Cesvi e degli altri partner sono tutti segnali che fanno ben sperare per la ripresa e ci incoraggiano a intraprendere con ancora più impegno le fasi successive. Per le microimprese e le startup del territorio, oltre che per le imprese del terzo settore che intendono realizzare nuovi progetti a Bergamo, abbiamo messo a disposizione, tramite l’innovativo strumento dei prestiti d’impatto, altri 6 milioni di euro a fondo perduto e fino a 15 milioni di euro di credito agevolato per l’adeguamento delle attività economiche alla convivenza con il Coronavirus e per iniziative che innovino il modo di fare impresa e possano avere ricadute positive per la città. Ulteriori 5 milioni di euro di prestiti di impatto saranno destinati alla realizzazione di un progetto di mobilità sostenibile».

«Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dal programma e in particolare dal Bando delle spese Inderogabili, che è stato accolto con grande entusiasmo dalle microimprese del territorio, come dimostrano gli alti numeri delle adesioni - dichiara Gloria Zavatta, Presidente Cesvi - L’efficienza nella gestione dei processi ha garantito aiuti concreti con estrema celerità, permettendo alle realtà locali in difficoltà di ripartire con più fiducia, in un momento ancora molto complicato. Ma il lavoro non finisce qui, e il supporto che vogliamo garantire con i Bandi Michelangelo e Raffaello va oltre, perché offre agli imprenditori l’opportunità di rilanciarsi innovando la propria attività anche e soprattutto in chiave di sostenibilità ambientale. Siamo sicuri che le imprese del territorio bergamasco abbiano l’energia e l’entusiasmo per mettersi in gioco anche guardando con attenzione al futuro del nostro pianeta».

Dopo la chiusura del bando per le spese inderogabili restano invece attivi gli altri bandi che puntano a superare la fase più acuta dell’emergenza e che mirano al rilancio e alla ripresa delle attività economiche da parte delle microimprese cittadine.

I bandi Michelangelo e Raffello sono stati estesi fino al 30 novembre 2020. Questi bandi riguardano il finanziamento di progetti di sviluppo, adeguamento e rilancio dell’attività economica delle microimprese della città. Un nuovo bando a favore del Terzo Settore è in uscita il giorno 24 settembre.

Per poter accedere ai bandi ancora aperti i soggetti richiedenti devono avere sede operativa a Bergamo e sede legale attiva e iscritta al Registro Imprese delle Camere di Commercio.

Per maggiori informazioni e per accedere ai bandi è sufficiente consultare il sito www.rinascimentobergamo.it

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