Bergamo, addio a Mario Balzer
Una vita dedicata alla pasticceria

Si è spento nei giorni scorsi uno dei tre figli di Alessandro, il fondatore dello storico locale affacciato sul Sentierone.

Riposa nella cappella di famiglia del cimitero monumentale di Bergamo la salma di Mario Balzer, i cui funerali si sono svolti sabato scorso con larga partecipazione. Aveva 76 anni ed apparteneva in linea diretta alla storica famiglia, di origine svizzera, che ha dato il nome alla nota pasticceria che sul Sentierone è uno dei locali storici della città.

Dalla Svizzera, Cantone dei Grigioni, la famiglia Balzer si era prima trasferita nel Bresciano, aprendo una osteria a Palazzolo sull’Oglio e una pasticceria a Brescia. All’inizio del secolo scorso, Ignazio Balzer, nonno del defunto Mario, si trasferì a Bergamo, dove aveva trovato moglie: uno dei suoi due figli, Giulio, aprì una pasticceria in via XX settembre, l’altro, Alessandro, nel 1938, fondò la pasticceria Balzer sul Sentierone.

Morto Alessandro nel 1958, l’attività fu continuata dai tre figli, nell’ordine Ignazio (detto Nino), Angelo e Mario. Quest’ultimo è deceduto la scorsa settimana dopo una breve malattia, tra il dolore dei due fratelli, della moglie Donatella sposata nel 1967 (a cui Mario aveva dedicato una torta che riscosse grande successo), dei figli Marco e Francesco, della nuora e dei due nipoti. Nel 1985 i tre fratelli Balzer decisero di cedere l’attività. Ad acquistarla fu Tino Fontana, imprenditore nel settore gastronomico allora sulla cresta dell’onda. Dopo Fontana, sul Sentierone si sono succedute varie altre gestioni prima di quella attuale. Mario Balzer viene da tutti ricordato, con stima, come uomo mite, piuttosto taciturno, grande lavoratore, con una grande passione per il volo a vela, che lo ha portato a gareggiare anche negli Usa e in Australia. Nel 1993 aiutò i figli ad aprire un ristorante-pizzeria nel sud del Portogallo, a Portimao, nella regione dell’Algarve. Il locale - «Bulli e pupe» - ancora oggi viene portato avanti con successo dai figli Marco e Francesco.  

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