Bergamo, ancora ozono alle stelle
Attenzione ai bambini e agli sportivi

A Bergamo è ancora allarme ozono. Da qualche anno l’assedio sembrava essersi allentato grazie alle settimane piovose e alla pressoché costante ventilazione delle passate estati, ma da due giorni i valori sono critici.

L’ultima rilevazione delle centraline dell’Arpa, riferita a martedì, ha certificato che in via Goisis in città si sono raggiunti i 191 microgrammi di ozono per metro cubo (lunedì erano 203 microgrammi), mentre in via Meucci si è toccata quota 261 (lunedì 248). Male anche a Osio Sotto con 191 microgrammi.

«Stiamo monitorando costantemente la situazione – dice l’assessore all’Ambiente di Palazzo Frizzoni, Leyla Ciagà – che, inutile dirlo, ci preoccupa». Per contenere i (potenziali) danni – le persone possono avvertire irritazioni agli occhi e alla gola, tosse e, in casi estremi, riduzione della funzionalità polmonare – non resta che affidarsi ai consigli degli esperti. La stessa Arpa suggerisce, in linea generale, di «limitare l’esposizione e, quindi, le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, in particolare dalle 12 alle 16», rassegnandosi a trascorrere il periodo più caldo della giornata «in ambienti chiusi, avendo l’accortezza di ventilarli negli orari più freschi, al mattino presto o alla sera».

Le categorie di persone maggiormente sensibili all’ozono sono ovviamente i bambini, anche perchè trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie. A rischio anche i soggetti sani che fanno attività fisica all’aperto e ovviamente persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche): «tali malattie rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell’ozono. Pertanto gli individui che si trovano in queste condizioni manifestano gli effetti dell’ozono prima e a concentrazioni più basse rispetto agli individui meno sensibili» spiegano dall’Arpa.

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