Bergamo assediata dal traffico
Il 95% preferisce l’auto ai bus

Tra le città eco-sostenibili abbiamo perso sette posizioni. Secondi in Italia per incidenti, ma brillano bici e ztl.

Le indicazioni positive non mancano, ma tra troppe auto, incidenti e smog. Sul fronte della mobilità sostenibile per Bergamo c’è ancora molto da fare. Nel rapporto annuale (siamo alla decima edizione) di Euromobility, che mette in fila i 50 principali capoluoghi di provincia in base alla loro ecosostenibilità, la nostra città cammina, ma col passo del gambero rispetto alle «concorrenti»: sette le posizioni perse rispetto al 2015, con Bergamo che esce anche dalla top ten slittando dal nono al sedicesimo posto in una classifica che premia Milano come città più «eco-mobile» d’Italia, seguita da Parma e Torino.

A pesare, e non poco, sulla posizione finale nella graduatoria (che prende come riferimento i valori relativi al 2015) è il dato riferito alla quota di spostamenti motorizzati individuali con mezzi privati (auto e moto), che vede Bergamo al primo (o ultimo, a seconda dei punti di vista) posto, con un indice pari al 95% del totale di viaggi. Una percentuale altissima, considerando che la media nazionale è del 61%: un vero e proprio abuso dell’automobile, quello dei bergamaschi, ancora poco avvezzi all’uso di modalità di trasporto alternative nonostante un’offerta di trasporto pubblico superiore alla media nazionale. In una situazione del genere non stupisce allora il secondo posto assoluto di Bergamo nel rapporto tra incidenti stradali e abitanti.

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