Bergamo «scippa» a Torino
la festa dei 25 anni di Lonely Planet

La notizia, fresca di conferma, può essere preziosa per Bergamo: si terrà in città, probabilmente a fine giugno, la festa per i venticinque anni delle edizioni in italiano di Lonely Planet, la casa editrice australiana nata negli anni Settanta e specializzata in guide turistiche, tradotte in tutto il mondo e stampate in milioni e milioni di copie.

Ma la singola iniziativa può essere per Bergamo il punto di partenza per un progetto più vasto. Un evento che richiamerà in Bergamasca professionisti ed esperti del settore, ma anche i curiosi, gli appassionati di mese esotiche, i cultori del viaggio. E nella corsa all’organizzazione dell’appuntamento, Bergamo ha superato in volata Torino, dove ha sede la sede italiana di Lonely Planet: sembrava tutto fatto affinché la kermesse si svolgesse sotto la Mole Antoneliana, invece all’ultimo la Città dei Mille ha fatto lo scatto decisivo, trovando l’accordo con la casa editrice e «portandosi a casa» l’appuntamento.

«Mesi fa abbiamo scritto alla sindaca Appendino e al Comune di Torino, ma non ci hanno ancora fissato un incontro, mentre a Bergamo il sindaco Giorgio Gori, forse perché puntano sul loro aeroporto, si è dimostrato subito molto interessato», ha svelato, dalle colonne di «Futura», il magazine del master in giornalismo dell’Università di Torino, Angelo Pittro, direttore commerciale di Edizioni di Torino, la «casa» che cura la versione in lingua italiana di Lonely Planet.

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