Borgo Santa Caterina, un anno dopo
«Affari in calo a causa del coprifuoco»

I commercianti di Borgo Santa Caterina colpiti dal regolamento anti movida tornano alla carica. A un anno dall’entrata in vigore del provvedimento chiedono all’amministrazione un incentivo al Comune

«Il regolamento ci rende meno concorrenziali con le altre attività che non hanno limite alcuno - si legge nella nota inviata a L’Eco di Bergamo -. Calcolando inoltre che gli spazi estivi rispetto agli anni passati hanno ricevuto numerosi incentivi sul periodo di apertura e sull’orario di chiusura posticipato, abbiamo chiesto la deroga solo per i venerdì di luglio fino alle 2,30 ma ci è stata negata. Non vogliamo penalizzare i titolari di estivi e esercizi serali del resto della città, ma essere trattati con lo stesso metro di misura».

Il principale limite posto dal regolamento è infatti l’orario: chiusura a mezzanotte e mezza o, per chi rispetta precise regole, fino all’1.30. Il sindaco Giorgio Gori spiega che non c’è nulla da riconoscere e difende il provvedimento: «I gestori si lamentano, i residenti pure, ma l’equilibrio garantito dal regolamento tiene e assicura un ragionevole punto di incontro tra le esigenze». Secondo Gori il Comune ha già concesso a sufficienza: «I gestori si sbagliano. Le premialità previste sono state assicurate ai locali che avevano i requisiti, come un’ora di apertura in più e la segnalazione sul sito del Comune. In più abbiamo concesso, extra regolamento, ulteriori prolungamenti d’orario, ad esempio a Pasqua e Natale, e abbiamo accolto le richieste sui Venerdì del Borgo. L’ultima riguarda l’anticipo al 29 luglio, con possibile data in più ad agosto».

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