Bosco della Memoria, arrivano 80 betulle dell’Himalaya: prende forma l’installazione di Giuseppe Penone

Parco della Trucca L’opera verrà svelata venerdì 18 marzo prossimo in occasione della seconda Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.

Sta prendendo forma l’installazione del maestro Giuseppe Penone, donata dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti onlus al Comune di Bergamo, che verrà svelata venerdì 18 marzo prossimo al Bosco della Memoria, in occasione della seconda Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19. In questi giorni sono state, infatti, piantumate le betulle che, assieme all’opera marmorea, andranno a completare l’installazione artistica. Il boschetto, costituito da circa 80 betulle (Betula utilis/Betulla dell’Himalaya di una dimensione che varia da 14/16 a 16/18 cm di circonferenza) provenienti da vivai toscani, ricopre un’area di oltre 2 mila metri quadrati, andando a costituire uno spazio di pregio e particolarmente simbolico all’interno del Parco Martin Lutero alla Trucca e del Bosco della Memoria, il “monumento vivo” voluto e realizzato dal Comune di Bergamo per commemorare le vittime del covid19 in città.

«Abbiamo accolto con particolare piacere la scelta del Maestro Penone - commenta Marzia Marchesi, assessora al Verde pubblico – di circondare la scultura di un importante elemento naturale e di considerare come opera tutto l’insieme. Il Bosco della Memoria, che abbiamo scelto fosse il simbolo della rinascita del nostro territorio dopo la prima ondata pandemica, si arricchisce così di valore e di significato sotto ogni punto di vista. Al prestigio che l’installazione porta al luogo e alla città, di cui siamo profondamente grati alla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, si aggiunge infatti il significativo arricchimento del patrimonio verde del Bosco che, come sappiamo, prevede già circa 800 tra alberi e arbusti. Sono certa che, a completamento dei lavori di tutta l’area nei prossimi mesi, potremo considerare questa come un’opera davvero monumentale e corale della città e per i cittadini».

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