Bossetti, prima notte dopo l’ergastolo
L’avvocato Salvagni: «È disperato»

La prima notte in carcere dopo la condanna in primo grado all’ergastolo Massimo Giuseppe Bossetti l’ha trascorsa nella sua cella nella casa circondariale di via Gleno a Bergamo, penitenziario dove è rinchiuso dal 16 giugno del 2014 con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio.

Ha trascorso una notte insonne, piangendo e disperandosi per la condanna all’ergastolo inflittagli ieri dal tribunale di Bergamo, Massimo Bossetti, in carcere a Bergamo. Lo ha riferito uno dei suoi legali, l’avvocato Claudio Salvagni, che stamattina si è recato a far visita al suo assistito, riferendo di averlo trovato molto scosso per la sentenza di ieri.

A quanto si è appreso in tarda mattinata la moglie di Massimo Bossetti, Marita Comi, si è recata in visita al marito in carcere: era da sola, senza i figli, dei quali il tribunale di Bergamo ha tolto a Bossetti la patria potestà. Resta dunque da capire se in futuro il muratore condannato per l’omicidio di Yara potrà comunque vederli.

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