Bossetti oggi di nuovo in aula
dopo le tensioni dell’ultima udienza

Caso Yara, mercoledì 16 dicembre nuova udienza nel processo a carico di Massimo Bossetti, accusato dell’omicidio della tredicenne di Brembate Sopra.

Nell’ultima udienza, venerdì 11 dicembre, non erano mancate le scintille tra difesa e pubblica accusa. L’avvocato Salvagni aveva chiesto l’inutilizzabilità dei dati grezzi aggiuntivi, contenuti nelle 1.300 pagine di integrazione alla consulenza sul Dna, «perché i capitani del Ris (Gentile e Staiti, ndr) sotto giuramento ci hanno detto che i dati grezzi c’erano tutti e invece ne sono spuntati altri: una mole pari al 400% in più per la traccia principale, la 31G20. Noi avevamo impostato le scelte processuali sulla base di quanto detto dai due ufficiali e questo ci ha condizionato. Credo che ci sia una grave lesione del diritto di difesa. E ora ci sentiamo anche di dubitare che i dati siano genuini. Questi dati c’erano già tutti all’inizio, perché non sono stati forniti prima? Noi possiamo ritenere che questi dati grezzi non siano tutti. Ora vogliamo anche quelli relativi alle tracce sul polsino del giubbotto». Ma sia questa che le altre richieste della difesa (l’inammissibilità dell’integrazione su dati grezzi, l’acquisizione dei fogli di lavoro del Ris e l’autorizzazione a esaminare i reperti sequestrati) sono state bocciate dalla Corte. Polemicamente la difesa aveva rifiutato di porre domande ai due capitani chiamati, proprio su invito dei legali di Bossetti, a illustrare l’integrazione di consulenza. Lo ha fatto, aveva spiegato l’avvocato Camporini, «poiché a processo sono stati introdotti dati diversi e non ci fidiamo delle risposte che possono essere inquinate».

«Sulla legittimità dell’operato di Procura e forze dell’ordine è già stato sgombrato il campo da tempo – aveva replicato il pm Letizia Ruggeri –. Il gip, il Riesame, il gup e la Cassazione hanno ritenuto che tutte le consulenze sono utilizzabili, tant’è che sono finite nel fascicolo del dibattimento. I dati grezzi non sono la radiografia che permette alla difesa di analizzare l’esito. Le radiografie sono gli elettroferogrammi, che sono a disposizione dei difensori da febbraio. Di dati grezzi in più nell’integrazione ce ne sono dai 15 ai 18. Non credo si possa parlare di difficoltà ad analizzarli». «Trovo gravemente offensivo mettere in dubbio la genuinità e la fondatezza di dati depositati in tempo utile e sottintendere con questo la loro alterazione – aveva concluso il pm –. Le accuse dei difensori contro Procura e polizia giudiziaria sono al limite della calunnia, per questo chiedo che la corte trasmetta il verbale di udienza al mio ufficio».

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