Brucia un tetto in centro città
Famiglia in salvo, casa inagibile

Il rogo in via Malfassi forse da una stufa, poi si è propagato alla canna fumaria. In azione cinque squadre dei Vigili del fuoco.

«Stavano preparandosi per andare a letto quando dalla camera hanno sentito degli scoppiettii, sono usciti a vedere cosa stesse succedendo e hanno visto che il tetto della loro casa stava bruciando». Il parroco di Borgo Palazzo, don Eliseo Pasinelli, conosce bene la famiglia che abita al secondo piano dell’abitazione in via Malfassi 9, il cui tetto ha preso fuoco martedì 16 aprile verso le 21. L’incendio sembrerebbe essere scaturito da una stufa situata al primo piano della casa, dove vive il padre del proprietario, per poi salire dalla canna fumaria e intaccare 50 metri quadri di tetto.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con 5 mezzi da Bergamo e Gazzaniga. Appena sono arrivati hanno trovato i proprietari dell’abitazione che cercavano di spegnere il rogo con dei secchi d’acqua, ma le fiamme erano già alte. Così i pompieri hanno bloccato l’incendio, evitando che intaccasse anche gli altri due terzi di tetto. Sono riusciti a spegnere le fiamme in circa un’ora. «Io abito in via Borgo Palazzo – racconta un residente della zona – e da casa mia ho visto le fiamme alte e sentivo un forte odore acre, così sono sceso a vedere cose stesse succedendo».

Gli inquilini erano tutti in casa ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. «Per fortuna non erano ancora andati a letto – continua il parroco – e sono riusciti a uscire tutti. Al secondo piano c’era tutta la famiglia: madre, padre con i tre figli (una femmina di 10 anni, e due maschi di 7 e 4 anni) che erano già in pigiama: loro tre sono andati subito a casa dei nonni». Oltre al tetto, sono rimasti danneggiati anche gli arredi dell’abitazione al secondo piano, che è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco. Per ora non è ancora stata stimata l’entità dei danni.

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