Bruno Serato, lo «chef dei poveri»
Regala un sorriso agli ospiti del Patronato

«La fame nel mondo si può combattere anche donando un piatto di pasta. E se non puoi fare neppure quello, regala, a chi ha bisogno, almeno un sorriso».

Si è presentato così, domenica 21 ottobre al Patronato San Vincenzo, Bruno Serato, il filantropo italoamericano conosciuto come lo chef dei poveri, ospite in questi giorni in città dell’iniziativa «Agricoltura e diritto al cibo». A lui, ma soprattutto ai giovani del Patronato, cui è stato devoluto il ricavato della serata, è stata dedicata una cena benefica organizzata dal Rotary club Bergamo Città Alta, su iniziativa del Comune. Un centinaio gli invitati, compreso il sindaco Giorgio Gori e la moglie Cristina Parodi, per una degustazione rigorosamente a base di pasta, preparata dagli chef del ristorante Da Mimmo e del Baretto di San Vigilio.

«È un’iniziativa a sostegno del lavoro da eroe che quotidianamente svolge don Davide Rota – ha detto il presidente del Rotary, Andrea Lombardini – e che dimostra ancora una volta quanto sia generosa la nostra città». Al termine della serata, una rappresentanza dei giovani del Patronato, insieme a don Davide, ha assistito alla presentazione del libro di Bruno Serato «Il potere della pasta», «un lavoro – ha detto lo chef – che vuole far conoscere ai ragazzi numerosi progetti di solidarietà. Ciò che per noi è scontato, per tante persone nel mondo non lo è, e basta davvero poco per dare loro un sollievo enorme». Attraverso la fondazione no profit Caterina’s Club, Serato dona ogni giorno 4 mila pasti ai poveri negli Stati Uniti, dove vive e gestisce un ristorante.

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