Caduta fatale, morto Taschini a 75 anni
Giornalista a L’Eco e speaker in radio

È morto sabato mattina 21 maggio, dopo una caduta in casa rivelatasi fatale, Gianluigi Taschini, 75 anni, giornalista bergamasco, per molti anni a «L’Eco di Bergamo».

Lo ha trovato a terra l’affezionata nipote Paola, che abita a poca distanza dalla sua casa in via De Grassi, alla Malpensata, e che abitualmente passava a salutarlo e a preparargli la colazione: soccorso, la corsa in ospedale è però risultata vana.

Tra i primi laureati in Lingue e Letterature straniere all’Università di Bergamo, Taschini aveva cominciato a lavorare come speaker radiofonico a Rtl (allora Radio Trasmissioni Lombarde), quando la sede si trovava in Città Alta. Correttore di bozze al vecchio «Giornale di Bergamo», è stato tra i protagonisti della nascita della prima Bergamo Tv fondata da Gianni Colleoni alla fine degli anni ’70, era lo speaker del Tg «Bergamo notizie». Era poi passato negli anni ’80 a «L’Eco», prima nel settore Interni ed Esteri, negli ultimi anni della direzione di don Andrea Spada, quindi come caposervizio del settore Spettacoli, infine allo Sport.

«Professionista serio, preparato, molto preciso, scrupoloso nel controllo delle notizie», come lo ricorda il senatore Giancarlo Zilio, suo vicedirettore a «L’Eco», era soprattutto dotato - un suo vanto personale, che spesso amava sottolineare - di «una bella dizione radiofonica, particolarmente apprezzata dal pubblico»: Taschini infatti ha lavorato a lungo anche in radio, la passione degli inizi non si era mai spenta: su Radio Alta negli anni ’80 ha commentato per un certo periodo le partite interne dell’Atalanta, mentre Elio Corbani - poi subentratogli - seguiva le trasferte.

Spirito indipendente, a volte polemico ma sempre molto schietto e leale, Taschini («il Tasc» per i colleghi) non si era mai sposato. Aveva insegnato italiano, come volontario, a una classe di extracomunitari, ma negli ultimi anni aveva smesso e si era un po’ isolato. I funerali martedì 24 alle 14,30 nella parrocchiale di Santa Croce, alla Malpensata.

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