Calcio d’estate, c’è chi vieta cross e rumori
E se succedesse in Bergamasca?

Finale Ligure, sta per arrivare l’estate e i sindaci si attrezzano contro rumori e attività che possono disturbare il turista. Cosa ne pensi?

Guardiola e Montella ne sono i profeti e adesso con loro ci si mettono anche i vigili urbani di Finale Ligure che ai ragazzini impegnati nelle partitelle in piazza impongono, per legge, il tiki taka. Nato per descrivere le ragnatele imbastite dal Barcellona che sfiancava l’avversario fino a costringerlo a creare spazi, il tiki taka sbarca nel piccolo borgo del savonese assurto a dignità di «norma del regolamento della sicurezza urbana».

Recita il cartello apposto in piazza: «È consentito l’uso di palloni leggeri per scambi ravvicinati rasoterra». Addio dunque ai «sombreri», alle palombelle e ai cucchiai alla Totti, ai corner alti a pescare il giocatore appostato laggiù nell’angolino. I ragazzini che giocano a pallone dovranno studiarsi le tattiche messe a frutto da Guardiola (e con qualche difficoltà e diverse fortune anche da Montella), fare diga e avanzare pianino pianino palla al piede, con passaggi brevi, ramificati, tecnicamente perfetti. Consentita la «croqueta» alla Laudrup o la «veronica» ma niente palloni alti.

Tutto questo per impedire di prendere a pallonate turisti e residenti che si fermano nei bar o a chiacchierare nella via, cosa che non si fa per decoro e per sicurezza. Quindi, tiki taka per legge, pena il cartellino rosso del vigile sempre attento che fischierà e nel caso emetterà sanzione salata: oltre all’espulsione dalla piazza, multone da un minimo di 75 a un massimo di 500 euro.Cosa ne pensi?

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