Caldaie, sì all’ecobonus: 2 emendamenti
Ma non per tutti i modelli - Ecco quali

Via libera al riordino dell’ecobonus e al suo coordinamento con il sismabonus. La commissione bilancio della Camera ha approvato due emendamenti alla legge di bilancio presentati da Antonio Misiani del Pd.

Il primo emendamento ridisegna in modo più razionale il sistema di incentivi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale delle abitazioni. Un mercato importante, che vale oltre mezzo miliardo di euro e che è presidiato al 70 per cento da aziende italiane. L’ecobonus viene riportato al livello massimo per le caldaie a condensazione tecnologicamente più avanzate (classe A con sistemi di termoregolazione evoluti), e viene invece azzerato per quelle meno performanti (classe B). È una scelta che premia l’innovazione e l’efficienza energetica, in un settore in cui le imprese italiane costituiscono una punta di eccellenza.

Il secondo emendamento coordina l’ecobonus e il sismabonus per gli interventi di riqualificazione dei condomini. L’incentivo, nel caso di interventi congiunti di riqualificazione energetica e sismica viene unificato all’80 o 85 per cento (a seconda del grado di riduzione del rischio sismico), con una importante semplificazione delle procedure per le imprese e i contribuenti. Si aggiunge così un tassello importante ad un sistema di incentivazione che già la legge di bilancio 2017 aveva fortemente rafforzato. La rigenerazione dei condomini ha potenzialità enormi sia dal punto di vista economico che sotto il profilo ambientale, dato che gli immobili abitativi sono responsabili di una quota importante delle emissioni di CO2 e del consumo energetico nazionale. «I due emendamenti su ecobonus e sismabonus che la commissione bilancio ha approvato oggi -ha detto Misiani- introducono novità importanti e rappresentano un notevole passo in avanti».

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