Caldo anomalo, mai così da 40 anni
La parentesi «primaverile» sta per finire

Mai così caldo da 40 anni. A pochi giorni dall’inizio del 2018, si ripresentano le anomalie del «tempo» con un brusco innalzamento delle temperature, fino a livello primaverile, che è stato da record per Roma e Palermo.

Anche in provincia di Bergamo si sono visti gli effetti, con lo strano (almeno per la stagione) temporale che si è abbattuto sulla Bergamasca nella notte tra lunedì e martedì. È al Sud però la vera anomali: la capitale ha registrato temperature massime di 19,6 gradi, mentre il capoluogo siciliano 24,1: entrambi, spiega il Centro Epson Meteo, rappresentano i valori più elevati degli ultimi 40 anni. Da primato (sono state le più alte degli ultimi 20 anni) anche le minime, pari a 17 e 18,8 gradi. A determinare l’innalzamento della colonnina di mercurio, che ha riguardato le regioni tirreniche, la Sardegna e la Sicilia e che peraltro sarà di breve durata visto che da domani comincerà a tornare il freddo, ha spiegato la climatologa e ricercatrice dell’Ibimet-Cnr, Marina Baldi, «è stata un’ondata di aria calda e umida proveniente dal Nord Africa, richiamata da un’area depressionaria posizionata sul Centro-Nord Europa e accompagnata da venti di scirocco». L’esperta è cauta nell’inquadramento del fenomeno a livello climatologico, per cui «servirà un’analisi più approfondita, valutando i casi analoghi del passato».

I record delle temperature non hanno riguardato solo Roma (dove il precedente primato risaliva al gennaio 2013 con 19 gradi) e Palermo, che ha invece eguagliato quello del gennaio 2014. Anche a Napoli (21,5 gradi) è stata registrata la temperatura massima più elevata degli ultimi 40 anni (precedente record 21,1 del gennaio 2001). Per quanto invece riguarda la temperatura minima, a Milano oggi è stata registrata quella più elevata degli ultimi 20 anni con 10,4 gradi, come pure a Verona (12 gradi all’alba) e a Brescia (11,1 gradi).

Sulle anomalie del clima interviene anche la Coldiretti, sottolineando che in Italia il 2017 si è classificato al sesto posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura di 1,16 gradi superiore alla media del periodo di riferimento. Si conferma anche in Italia - sottolinea la Coldiretti - la tendenza al surriscaldamento dopo che il 2016 si è classificato al quarto posto tra gli anni più bollenti della storia.

Il caldo anomalo è destinato a diminuire già da domani, a seguito dell’arrivo di una perturbazione che richiamerà aria fredda e umida dal Nord-Atlantico. Ovviamente nelle regioni del Nord «risparmiate» dal caldo le temperature si manterranno sui valori tipici del periodo. Col passare delle ore, infatti, spiegano i meteorologi del Centro Epson Meteo, «i tiepidi venti di Scirocco verranno gradualmente sostituiti da correnti più fresche che, a partire dal Nord, metteranno fine al clima eccezionalmente mite. Nella seconda parte della settimana le temperature si dovrebbero mantenere su valori più vicini alle medie stagionali. Se per il Nord si profila una fase con tempo più stabile e soleggiato, sulle regioni centrali adriatiche, al Sud e nelle Isole tra giovedì e venerdì il tempo dovrebbe rimanere più instabile»

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