Cambia il clima anche a Bergamo
E sono in arrivo nuove allergie

Pollini che si diffondono in anticipo rispetto al solito, piante infestanti – mai viste in passato – che si sono radicate in nuovi territori, sintomi provocati solitamente nei bambini da alcune specie che ora colpiscono, per la prima volta, anche gli adulti.

Il quadro delle allergie è cambiato anche nella Bergamasca, sia sul fronte della geografia della flora sia su quello del calendario della diffusione dei pollini. Di conseguenza aumentano i numeri di chi si trova a fare i conti con starnuti, colpi di tosse e occhi arrossati. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, la prevalenza (ossia il numero di cittadini colpiti da allergie, ndr) si attesta tra il 10 e il 40% della popolazione, a seconda delle regioni e dei periodi dell’anno. Un dato che in Italia scende in un «range» tra il 10 e il 20%, secondo quanto contenuto nel progetto Aria, un’iniziativa voluta dall’Oms per diffondere nelle farmacie, e tra il pubblico in generale, informazioni sulle riniti allergiche, sull’asma e sui relativi trattamenti. Una percentuale che, se proiettata sulla popolazione orobica, corrisponde a una stima di bergamaschi allergici tra i 112mila e i 224mila.

Dunque, è alta l’attenzione sulla flora e sulle piante allergizzanti (o spermatofite), soprattutto sulle variazioni prodottesi negli anni. L’arrivo di nuovi pollini, e delle conseguenti allergie, è legato, però, anche a fenomeni decisamente più ampi, come le variazioni climatiche.

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