Campanari, cd digitale di auguri
con dedica agli operatori sanitari

Il presidente della Federazione, Luca Fiocchi: un’idea per portare conforto e speranza.

Quello del 2020 sarà un Natale diverso, è indubbio. Ma che dire dello spirito natalizio? Come preservarne il senso, in un periodo di auguri ormai affidati ai messaggi e ai regali consegnati dal corriere? Una proposta arriva dalla Federazione Campanari Bergamaschi, associazione per la tutela e la promozione del suono delle campane, attiva da oltre vent’anni sul territorio di Bergamo: 66 minuti di musica gratuita per 20 tracce musicali e cantate. Spiega Luca Fiocchi, presidente della Federazione: «Davanti alla situazione della pandemia, e senza poter fare musica in giro come si farebbe normalmente, ci è venuta l’idea di proporre un cd completamente digitale».

Il progetto promuove una sorta di cd virtuale, accessibile e riproducibile da tutti tramite un link, per ascoltare musica prodotta realmente, ciascuno dalla propria dimora, sfruttando i mezzi della tecnologia.

La raccolta musicale natalizia che viene presentata, intitolata «Pastorale della Stella», passa in rassegna brani realizzati su campanine, campane – che, a ben vedere, hanno avuto un ruolo significativo durante il lockdown come mezzo di comunicazione di quanto succedeva nelle comunità – e una piccola raccolta di canti tradizionali dell’area lombardo-piemontese, rielaborati dalle «Voci della Scuola Campanaria». Le campanine, elemento centrale di questa originale produzione, sono uno strumento bergamasco nato verso la fine del XVIII secolo e costituito da ottone, metallo e vetro. Simili ai Glockenspiel, le campanine sono impiegate per le esercitazioni dei brani di repertorio a festa, poi eseguiti sui campanili. Com’è nata l’idea del nuovo cd proposto per il Natale 2020? Continua Fiocchi: «Due mesi fa sono stato operato e in ospedale ho sentito della musica. Ho pensato che sarebbe stato bello portarla nelle sale operatorie. È incredibile vedere come gli infermieri diano l’anima nel lavoro e il cd è dedicato in primis a loro, ai medici, ai volontari e a tutti coloro che operano nella sanità».

Un omaggio al Natale e a quanti vogliono celebrarlo, riappropriandosi delle nostre tradizioni e, in particolare, quella musicale. «Vogliamo fare del bene a chi è solo, dare speranza e conforto a chi quest’anno sta lavorando duramente. Dedichiamo la nostra musica a chi sta ancora soffrendo, a chi non c’è più». Un modo disinteressato e amorevole per ricreare un senso comunitario. Così la musica di campane e campanine potrà echeggiare nelle nostre case, diffondendo quel «suono della speranza» che passa «attraverso semplici strumenti musicali di fattura popolare».

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