Canone Rai, quasi 1 mese al pagamento
Sono 817 mila le richieste di esenzione

A meno di un mese dalle prime bollette elettriche con il canone Rai incluso, l’Agenzia delle Entrate sta comunicando all’Acquirente unico, garante della fornitura di energia ai consumatori, i dati su quanti non devono pagare.

In 817 mila hanno presentato in tempo la dichiarazione sostitutiva per l’esenzione, afferma il direttore generale Rossella Orlandi in un’audizione alla Camera, e rivendica i «salti mortali» fatti per trasmettere in tempo le informazioni. «Ho la sensazione che siamo ritornati nella normalità» dopo anni di evasione diffusa, commenta il sottosegretario allo Sviluppo, Antonello Giacomelli, perché questi dati «si avvicinano a quelli Istat sulle famiglie che non hanno la televisione».

Di avviso opposto è il segretario dell’Unione consumatori, Massimiliano Dona, secondo cui «come minimo 127 mila famiglie pagheranno almeno il 50% del canone, non avendo dichiarato in tempo di non avere la tv». Le famiglie senza televisore, infatti, sarebbero 944 mila e, tra le dichiarazioni sostitutive, ci sono anche quelle di chi è esente perché paga il canone un altro membro della famiglia.

Orlandi spiega che il termine del 16 maggio per le richieste di esenzione era «necessario alle aziende elettriche per rispettare la scadenza del primo luglio» e che quindi solo per le dichiarazioni presentate in tempo «c’è l’esenzione per i primi sei mesi dell’anno, mentre per quelle che arrivassero dopo, parte dal mese successivo».

Possono stare tranquilli, però, i contribuenti che si sono ridotti all’ultimo minuto: «Abbiamo accettato anche le dichiarazioni arrivate nei giorni immediatamente successivi al 16, – assicura Orlandi – abbiamo cercato di prendere proprio tutti i dati, anche quelli arrivati prima della pubblicazione del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate con formati non idonei». Possono dormire sereni anche i contribuenti con seconde case dove hanno utenze elettriche registrate regolarmente come non residenziali, non gli sarà chiesto di pagare più volte. «È solo nell’ipotesi che un cittadino abbia più utenze elettriche intestate con la tariffa agevolata per la prima casa, il che vorrebbe dire che è scorretto, che o cambia tariffa oppure paga il canone Rai anche sulla seconda casa», conclude Lady Fisco.

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