Carnevali risponde all’appello di Gori
«Soggiorno di 1 anno non praticabile»

«Interpreto le dichiarazioni del sindaco di Bergamo Giorgio Gori come un’esortazione al Governo a non lasciare soli i Comuni e le istituzioni locali che hanno fatto e stanno facendo molto per l’accoglienza dei profughi e dei richiedenti asilo, ma non trovo molto praticabile la sua proposta di una protezione provvisoria come un permesso di soggiorno di un anno a tutti i richiedenti asilo».

L’onorevole Pd, la bergamasca Elena Carnevali (componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattamento dei migranti) ha perplessità sull’appello lanciato dal primo cittadino di Bergamo, suo collega di partito, e non esita a elencarle. «Dalla proposta, in sé apprezzabile perché evidenzia la volontà di accoglienza, trovo che emergano alcuni rischi, perché ci sarebbe un’opportunità concessa a priori anche a chi non avesse i titoli per un asilo».

Non solo, la parlamentare Pd evidenzia che l’impegno del Governo è anche quello di ostacolare i «mercanti» di vite umane e gli scafisti. «Che conoscono benissimo le nostre disposizioni di legge sui flussi migratori: con un permesso per tutti ci potrebbe essere il rischio di incentivare gli scafisti a considerarci come luogo d’approdo facile, e di transito quasi autorizzato verso il Nord Europa». Gori, però, ha anche sollecitato, nel suo appello, ad «adoperarsi per una più effettiva applicazione della norma che prevede i rimpatri degli immigrati. Vanno siglati gli accordi bilaterali», e su questo l’onorevole Carnevali assicura che il Governo è già al lavoro.

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