Carona, albergo nell’ex casa dell’Enel
con l’aiuto degli amici svedesi

Sono iniziati i lavori di ristrutturazione dello stabile in disuso da 40 anni
Sarà gestito da Loredana Salvetti, una famiglia svedese ha creduto nel suo progetto.

Una famiglia svedese e una locandiera della valle brembana insieme per trasformare un edificio chiuso da ormai 40 anni in un albergo che possa offrire anche posti di lavoro alle persone del posto. È questo il progetto, partito ufficialmente da pochi giorni con il via del cantiere dei lavori, che vedrà la vecchia casa dei dipendenti Enel di Carona diventare il nuovo «Villa Hotel Carona».

«Per me è un sogno che si realizza – dichiara Loredana Salvetti, 55 anni, nata e vissuta sempre a Carona, che gestirà la nuova struttura alberghiera –. Io già gestisco, da 14 anni, con il mio compagno, la “Locanda dei Cantù” qui a Carona, ma da sempre avevo questo desiderio di trasformare questa vecchia struttura dell’Enel, chiusa ormai da decenni, in qualcosa di utile per la nostra comunità. E ora, finalmente, potrò realizzare il mio sogno».

Sogno che si realizzerà grazie a una famiglia svedese, come detto. «È una situazione, quella in atto ora – racconta la donna –, che si è creata in modo easy e anomalo sotto un certo punto di vista. Ormai 4 anni fa abbiamo ospitato questa famiglia svedese che era venuta in vacanza. Uno degli ultimi giorni della loro permanenza, a causa del brutto tempo, ci hanno chiesto dove poter andare per fare shopping. Dopo avergli dato indicazioni gli ho suggerito di fermarsi a visitare San Pellegrino Terme al ritorno, visto che è molto bella a livello architettonico. Una volta rientrati ci hanno chiesto come mai il Grand Hotel fosse dismesso e nel discorso gli ho parlato di questo stabile nel cuore di Carona che amavo tanto ma che non potevo permettermi di comprare e sistemare. Subito mi hanno chiesto di vederlo e il giorno dopo li ho accompagnati. Sono bastati 10 minuti e si sono convinti a comprarlo per rimetterlo a nuovo, comprendendomi nel progetto». Così il sogno nel cassetto di Loredana non resterà tale.

«Siamo partiti coi lavori – continua – e speriamo di finire entro un anno, ma vedremo man mano. Si tratta di una struttura stupenda, degli anni ’30, che meritava di essere sistemata e valorizzata. Alcuni dettagli, come una scala a chiocciola, li terremo, per farli rivivere ancora più belli».

La «Villa Hotel Carona» avrà 20 camere, un ristorante interno e seguirà la filosofia di Loredana. «L’obiettivo – spiega ancora la donna – è quello di dare la possibilità alle persone che vengono a Carona, che già è magica, di entrare in un contesto naturalistico e di tranquillità. Di restare a contatto con la natura, che non si trova ovunque. Ed è un’idea che rispecchia la mia filosofia, quella di essere in sinergia con la natura. Sotto la struttura c’è anche una sorgente spettacolare, che aiuterà a rendere l’atmosfera magica. E stiamo portando avanti anche un progetto per un’area wellness, che rispetti sempre l’ambiente. Vogliamo creare tante situazioni semplici, ma che allo stesso tempo ricollegano alle cose vere e belle della vita. Sicuramente avremo anche una cucina e un ristorante, ma per questa parte non abbiamo ancora preso decisioni definitive. Vorrei utilizzarlo per fare una cucina in cui valorizzare le erbe spontanee e i prodotti locali, ma vedremo al momento giusto». Loredana si augura che il nuovo albergo possa essere un punto di partenza per tante altre opportunità per Carona e per la valle.

«Speriamo di ampliare le nostre prospettive e ospitare anche matrimoni, perché no. Vogliamo creare una struttura diversa da quelle che già esistono, per non essere un doppione ma una soluzione in più per la zona. E mi auguro anche di poter assumere personale del posto, cosicché la struttura diventi anche mezzo per dare lavoro alle nostre persone. Perché tutto quello che sto facendo lo sto facendo perché amo il mio paese e la mia valle».

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