Carona, Mattia e Giulia: due trentenni alla guida del rifugio Longo

La storia Nuova gestione per la struttura del Cai Bergamo nata cent’anni fa. Mattia Monaci e Giulia Cattaneo (e il figlio di due anni Daniele), di Isola di Fondra, saranno i nuovi rifugisti del Longo.

«Abbiamo tante idee, anche per i giovani, e vorremmo portare qui i disabili. Per noi è un onore poter gestire un rifugio così storico». Mattia Monaci, 37 anni, di Trabuchello (Isola di Fondra) e la moglie Giulia Cattaneo, 30 anni, di Valleve, saranno i nuovi gestori del rifugio Fratelli Longo di Carona. Prenderanno il testimone da Andrea Berera di Branzi che dalla stagione ormai alle porte avrà il timone dell’altro storico rifugio di Carona, il «Fratelli Calvi» . Occorreva quindi trovare quanto prima una nuova gestione per il Longo.

«Con il rifugio Longo la società Alpina Scais ha un legame affettivo che dura ormai da 70 anni - dice Pino Moretti, nipote dei fratelli Longo e consigliere del gruppo -. Facciamo gli auguri a Mattia e Giulia che ora entrano nella nostra società».

Posto a 2.026 metri di quota, nei pressi del lago del Diavolo, il rifugio venne costruito cent’anni fa: stando a una lapide posta sulla facciata nel 1921. Inizialmente fu dedicato ai quattro fratelli Calvi di Piazza Brembana, quindi, a inizio anni Cinquanta, ai fratelli Giuseppe e Innocente Longo, periti nell’agosto del 1934 sul Cervino. Sempre da inizio anni Cinquanta la gestione è affidata alla società Alpina Scais di Bergamo (la proprietà è invece del Cai di Bergamo), per via anche della parentela di alcuni soci del gruppo con i fratelli Longo . Proprio la società di Bergamo contribuì a migliorare in quegli anni la struttura. Che oggi dispone di una trentina di posti letto e di una settantina di posti a sedere per la ristorazione.

«Mattia e Giulia sono stati scelti, in accordo con l’Alpina Scais, tra la rosa di candidati che si erano proposti per il rifugio Calvi - spiega Paolo Valoti, presidente del Cai di Bergamo -. Come Cai siamo contenti di queste due nuove gestioni: pensiamo che possano rappresentare una nuova opportunità e un nuovo volano di attrazione turistica per Carona e tutta l’alta Valle Brembana».

«Con il rifugio Longo la società Alpina Scais ha un legame affettivo che dura ormai da 70 anni - dice Pino Moretti, nipote dei fratelli Longo e consigliere del gruppo -. Facciamo gli auguri a Mattia e Giulia che ora entrano nella nostra società». Con i due trentenni, da dieci anni gestori al rifugio «Terre Rosse» di Carisole, ci sarà anche il figlioletto Daniele, di due anni. In estate crescerà al rifugio. L’apertura è prevista da metà maggio.

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