Caso di tubercolosi in Università
Avviata la procedura di prevenzione

A Scienze della comunicazione. Il rettore: nessun allarme. Ats: giovedì incontro e test con gli studenti.

Scatta la procedura antitubercolosi all’Università di Bergamo, con una sorveglianza sanitaria sugli studenti della facoltà di Scienze della comunicazione che hanno frequentato il corso di Sociologia della cultura e di Sociologia della comunicazione: l’allerta è dovuta a un caso di tubercolosi polmonare, contratta da uno studente. «Non c’è alcun allarme contagio né di epidemia. È un caso isolato, e come da prassi, l’Ats ha attivato la sorveglianza sanitaria – spiega il rettore dell’Università di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini –. È stato comunicato agli studenti che giovedì si terrà un incontro informativo per gli studenti indicati nell’avviso dell’Ats. Ma non c’è alcun allarme, non ce n’è motivo».

L’Ats, dal canto suo, fa sapere che «in collaborazione con il medico competente dell’Università si stanno facendo le indagini per stabilire i contatti più stretti con il caso, al fine di fare il test per la tubercolosi ed eventualmente proseguire con accertamenti più approfonditi per coloro che risultassero positivi (e questo non significa che siano ammalati o infetti). L’Università sta inviando e-mail alle classi interessate, per la riunione di giovedì prossimo, dove saranno fornite informazioni da Ats e verrà eseguito il primo test».

La riunione di giovedì è fissata nella sede universitaria di via Pignolo alle 9,30, cui seguirà l’esecuzione del test di intradermoreazione alla tubercolina per gli studenti che saranno presenti. La lettura del test sarà eseguita nella stessa sede, l’1 luglio alle 9,30.

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