«Cento euro per la rivista dei carabinieri»
Titolare di un’azienda segnala il caso

Una telefonata sospetta a un’azienda da un numero anonimo di un tizio che voleva 100 euro per una rivista di carabinieri. Il titolare ci ha scritto per segnalare il caso.

«Stamattina, mercoledì 25 novembre, poco dopo le 11,15 ci ha chiamato da numero anonimo un tizio che si presentato come signor Petito e che parlava con grande enfasi. Faccio presente che la persona in oggetto pronunciava male e velocemente il proprio nome in modo che non fosse chiaro. Ha risposto la mia collaboratrice che mi ha passato la telefonata di un certo signor Petito, le pareva di aver capito».

«Questo signore molto gentile e cerimonioso faceva finta di conoscermi e mi ha detto che “siamo” di Stezzano senza nemmeno sapere che noi ci troviamo a Bergamo in via dell’Industria. Mi ha parlato di contributi per la rivista dei carabinieri che TUTTI versano e faceva sembrare la cosa come se fosse dovuta».

«Quando ha capito che non ero intenzionato a versare i 100 euro di cui parlava ha cambiato totalmente tono facendosi minaccioso e dicendo “spero che voi non avrete bisogno di noi” facendo chiaro riferimento alla beneamata Arma dei Carabinieri per la quale personalmente ho grandissima stima e fiducia».

«Ha fatto insomma pensare che se non si paga gli interventi eventuali sono messi in discussione. Proprio perché tengo al buon nome dei carabinieri ci tengo a segnalare quanto è avvenuto. Presumo che questo tizio faccia molte di queste telefonate. Ancor più grave se si trattasse davvero di un organo ufficialmente legato all’Arma».

Lettera firmata

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