Classifica dei redditi, Bergamo crolla
La lunga scia della crisi: -2,93%

Bergamo è tra i capoluoghi di provincia con la riduzione dei redditi più sensibile: -2,93, ai livelli di Latina e Carbonia Iglesias.

È Prato la provincia in cui il reddito degli italiani ha sofferto di più la crisi: i 20.188 euro dichiarati in media nel 2016 (anno d’imposta 2015) incorporano un calo del 6,22% a parità di potere d’acquisto rispetto all’anno d’imposta 2007. Seguono, tra le peggiori, le province di Olbia-Tempio (17.162 euro, -5,24%) e Barletta-Andria-Trani (14.720 euro, -4,68%).

Poco prima c’è anche Bergamo: i 22.652 euro dichiarati in media nel 2016 (anno d’imposta 2015) incorporano un calo del 2,93% a parità di potere d’acquisto rispetto all’anno d’imposta 2007.

I dati – elaborati dal Sole 24 Ore del lunedì partendo dalle statistiche delle Finanze su base comunale – inquadrano l’evoluzione degli importi dichiarati al Fisco nel periodo di maggior sofferenza dell’economia. In due province su tre la variazione del reddito complessivo per contribuente ha il segno negativo, anche se in più di 30 casi le somme dichiarate si sono ridotte di meno dell’1% in termini reali.

Un valore medio per capirci: il reddito medio in Italia nel 2016 è di 20.798 euro con una variazione negativa dell’1,32%.

I cali più consistenti riguardano le zone del Centro-Sud e delle Isole. Ma tra le aree con le variazioni maggiori non mancano alcune zone del Nord, come appunto Bergamo, ma anche Como (23.149 euro, -2,97%) e Varese (23.396 euro, -2,31%).

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