«Claudio libero»: il corteo nerazzurro
Multe e proteste sulla sfilata per il Bocia

Almeno 2.000 supporter della Curva Nord hanno preso parte al corteo per Claudio Galimberti, il leader degli ultrà. Multe a raffica alla Malpensata e la protesta dei commercianti.

«Per Claudio, con Claudio», per reclamare la presenza sugli spalti del leader storico della Curva Nord dell’Atalanta. Un serpentone di circa 2 mila tifosi (1.500 secondo la Questura), tra cori e bandiere, senza incidenti, dal piazzale della Malpensata fino alla sede comunale di Palazzo Frizzoni, per chiedere la revoca della misure restrittive per Claudio Galimberti, detto Bocia, lontano dagli stadi da tempo e con 25 anni cumulati tra diffide, articolo 9 (divieto di vendita di biglietti ai condannati per reati connessi a manifestazioni sportive, nella fattispecie per un’amichevole estiva con la Triestina con condanna annullata) e l’ultimo dei Daspo sui cui pende un ricorso al Consiglio di Stato dell’11 aprile.

La manifestazione dei tifosi nerazzurri, tenutasi nel pomeriggio di sabato 13 aprile, si è snodata lungo le vie Carnovali, San Giovanni Bosco e Bonomelli per approdare in piazza Matteotti, e ha avuto come ospiti sul palco l’ex sindaco di Amatrice (destinataria della beneficenza della tifoseria organizzata atalantina) e consigliere regionale del Lazio, Sergio Pirozzi, il deputato Daniele Belotti, il direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli e l’avvocato di Galimberti - che da mesi lavora e vive nelle Marche - Federico Riva. Il Daspo per cui la sua difesa ha chiesto la sospensione è relativo all’episodio della testa di porchetta portata oltre il prefiltraggio 12 aprile 2015 (procedimento archiviato il 15 giugno 2018) prima del match col Sassuolo.

La manifestazione ha comportato qualche problema al traffico e soprattutto una raffica di multe al piazzale della Malpensata per chi ha parcheggiato nelle zone transennate e in cui era vietata la sosta. Proteste anche dai cittadini e dai commercianti. «Vi pare giusto bloccare il centro commerciale di Bergamo per questa manifestazione a sostegno di un tifoso diffidato ed oggetto di daspo?» scrive Bergamo InCentro sulla pagina ufficiale dei commercianti del centro.

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