Clochard, l’autopsia conferma
«Morto per cause naturali»

Non aveva assunto alcolici o droghe. Il medico legale stabilirà quanto il freddo e le condizioni di vita abbiano inciso sul tragico epilogo.

Le prime indicazioni medico-legali lo confermano: è morto per cause naturali Avtar Singh, l’indiano senzatetto di 30 anni, trovato esanime venerdì mattina sotto i portici di piazza della Libertà. Questo - in attesa della relazione che il medico legale depositerà sul tavolo del sostituto procuratore Antonio Pansa - è il primo responso dell’ autopsia effettuata sul corpo del giovane clochard, mercoledì 15 febbraio, nella camera mortuaria dell’ ospedale Papa Giovanni XXIII, dove il corpo del trentenne era stato portato, a disposizione della magistratura.

Gli accertamenti della polizia di Stato sul luogo del ritrovamento del corpo non avevano portato a formulare sospetti e l’ esame autoptico ha confermato l’ assenza di segni di violenza: la morte sarebbe sopraggiunta per cause naturali, nel cuore della notte.Non ci sono spunti, dunque, per trasformare il decesso di «Paul» (così era conosciuto in strada) in materia per un’ inchiesta giudiziaria.

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