Commercialisti contro le nuove norme
Burocrazia non si semplifica, si complica

I commercialisti prendono posizione sulle nuove norme introdotte dal governo che avrebbero dovuto semplificare in realtà complicano la vita degli imprenditori.

Ecco il comunicato con cui i commercialisti prendono posizione sul provvedimento del Governo che avrebbe dovuto semplificare la burocrazia e che invece, secondo loro, le avrebbero addirittura complicate: «Come volevasi dimostrare». Se nel dicembre scorso i commercialisti si erano mobilitati contro provvedimenti legislativi che millantavano semplificazioni mentre invece introducevano a carico del mondo produttivo nuove comunicazioni telematiche trimestrali dei dati iva come delle fatture e dei corrispettivi, una buona ragione l’avevano, ben consci che il costo sarebbe stato di gran lunga superiore al beneficio. Anche gli appelli sull’assurda complessità della nuova procedura informatica voluta dall’amministrazione finanziaria per gestire una massa di dati senza precedenti, sono rimasti incautamente inascoltati.

La cronaca di questi giorni sullo spesometro è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ed è la dimostrazione che i commercialisti avevano ampiamente ragione, la complessità del sistema fiscale è tale che nemmeno la stessa amministrazione finanziaria è ora in grado di governarlo. I commercialisti, con il mondo produttivo, rivendicano con forza il diritto di essere e di sentirsi rispettati è giunto il momento di dire basta. È necessaria una vera svolta. I commercialisti, per indole professionale, affrontano i problemi e propongono soluzioni. Come sempre non si stancheranno di proporre e di accettare soluzioni che siano rispettose del lavoro e della dignità di chi opera, per raggiungere davvero una vera semplificazione nell’interesse del paese e dei nostri territori.

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