Commercio e turismo, le proposte
Bergamo, sgravi su Tari e suolo pubblico

Le proposte per sostenere il territorio. Nella serata di lunedì 4 maggio in Consiglio Comunale la discussione dell’ordine del giorno presentato dal sindaco Gori e dalla maggioranza consiliare.

Esenzione della Tari per tutto il periodo di fermo attività, zero tassa di occupazione di suolo pubblico per almeno tutto il periodo estivo, sospensione della tassa di soggiorno dal 1 marzo a fine 2020: sono queste le proposte, davvero concrete, in tema di commercio che la maggioranza punta ad approvare lunedì sera durante la seduta del Consiglio Comunale, la seconda nell’emergenza coronavirus, per ora sottoposte alla condizione che il Governo intervenga – si spera già col decreto atteso per questa settimana – a sostegno del bilancio comunale, oggi in forte sofferenza a causa delle minori entrate di questi ultimi mesi.

L’amministrazione di Bergamo mira a un piano di agevolazioni ampio spettro per venire incontro ai settori più colpiti – commercio, artigianato di servizio e turismo -, fermi da oltre due mesi e con uno scenario futuro, non solo locale, su cui gravano molte incognite.

L’ordine del giorno che sarà discusso in serata prevede:

- agevolazioni a favore delle attività commerciali e artigianali che sono rimaste ferme in questi mesi, e in particolare l’esenzione dal pagamento della Tari per il periodo di fermo attività (o la creazione di un fondo di ristoro del pagamento);

- forme di sostegno delle attività di ristorazione e somministrazione che anche alla ripresa vedranno limitata la capienza dei propri locali per ragioni di sicurezza sanitaria, e in particolare l’esenzione dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (Tosap) per almeno il periodo estivo, al fine di facilitare loro – se consentito dall’Amministrazione – l’occupazione non onerosa di spazi esterni al locali per collocarvi tavolini o dehors.

- la sospensione per le attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere dell’applicazione della tassa di soggiorno a partire dalla data del 1° marzo 2020 e per il tutto il 2020.

La maggioranza chiederà al sindaco e alla giunta di coinvolgere e stimolare Regione Lombardia alla stesura di provvedimenti specifici a favore di commercio, artigianato e settore turistico, anche attraverso la reazione di un Patto Territoriale che coinvolga i proprietari degli spazi commerciali e li esenti dal pagamento dell’Imu C1 per le mensilità interessate dallo stop delle attività, a condizione che per lo stesso periodo a loro volta esentino dal pagamento dell’affitto gli operatori commerciali in locazione.

«Le misure proposte dalla maggioranza consiliare – spiegano i capigruppo Massimiliano Serra (PD), Roberto Amaddeo (lista Gori), Simone Paganoni (Patto per Bergamo) e Roberto Cremaschi (APF) insieme al sindaco Giorgio Gori, che detiene la delega al commercio nella giunta cittadina – rappresentano un pacchetto concreto e di sicuro impatto per sostenere le attività dei settori più colpiti dall’emergenza coronavirus. Sappiamo che sgravi fiscali di questa portata sono realizzabili solo se il Governo verrà in aiuto dei bilanci dei Comuni, ma questa è la direzione che vogliamo seguire in città per dare una risposta importante alle preoccupazioni del tessuto produttivo urbano»

«L’ipotesi di sospendere almeno fino a tutta l’estate il pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico per bar e ristoranti – aggiunge il sindaco Giorgio Gori – si accompagna alla volontà di sostenere queste attività, che dopo la lunga interruzione subiranno anche una forte riduzione della capienza dei locali. Vogliamo favorire l’occupazione di spazio all’aperto con tavolini e dehor, dove possibile, così da recuperare alcuni posti a sedere sempre nel rispetto delle regole sul distanziamento fisico».

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