Con una App scegli la bici più vicina
Novità per Bergamo, si cerca operatore

Si chiama «bike sharing a flusso libero», spopola in città come Milano e a breve potrebbe arrivare anche a Bergamo. Si tratta di un noleggio last minute, individuando la bici (dotata di Gps e sensore) più vicina tramite una App.

Basta quindi pagare la tariffa oraria (circa 30 centesimi ogni mezz’ora), sempre tramite smartphone e inforcare la bici selezionata. Una volta raggiunta la destinazione, la si può lasciare tranquillamente in strada, a disposizione del prossimo utente. Qualcosa di diverso rispetto al bike sharing gestito da Atb, la BiGi, la cui struttura si basa su oltre 20 ciclostazioni dove ritirare o lasciare la bici.

Palafrizzoni non ha ancora ufficializzato l’interessamento di un operatore privato che voglia investire a Bergamo, ma nei giorni scorsi è stato preparato il terreno. Con una specifica delibera, la Giunta si impegna infatti «a favorire lo sviluppo del servizio di bike-sharing a flusso libero sperimentando lo stesso attraverso la realizzazione di almeno cinque spazi di sosta riservati ai velocipedi». La Giunta ha dato quindi mandato agli uffici «per una puntuale individuazione e realizzazione degli stalli – recita la delibera – in particolare nei pressi dei principali flussi di traffico». A Bergamo ci sarà una differenza rispetto, ad esempio, a Milano, dove le bici vengono lasciate praticamente ovunque. «Nelle altre città, l’utente lascia le bici dove vuole, perché queste bici non hanno bisogno di rastrelliere, hanno le ruote autobloccanti – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni –. Questo potrebbe però creare problemi, quindi abbiamo previsto spazi dove lasciarle in maniera ordinata. Qualora un operatore privato fosse interessato, l’amministrazione è pronta».

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