Convegno nazionale sulla montagna
Seguilo ora in diretta sul nostro sito

La comunicazione non conosce confini, nell’era social e con l’avvento dei nuovi strumenti multimediali il flusso dell’informazione ora raggiunge facilmente e supera anche le vette più alte d’Italia, e unisce le genti delle Orobie, degli Appennini e delle Alpi.

Prova ne è il convegno nazionale che si tiene al Palamonti di Bergamo sabato 14 maggio sul tema «Comunicare una nuova cultura della Montagna: tra carta stampata, comunità digitali e social media». L’iniziativa, promossa dalla sezione Cai di Bergamo, è patrocinata da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Bergamo e Ordine Nazionale dei Giornalisti: il convegno avrà inizio alle 9 con i saluti introduttivi delle autorità e dei presidenti Cai. A seguire una tavola rotonda che vedrà confrontarsi autorevoli giornalisti delle maggiori testate regionali e nazionali cartacee, televisive e online, tutti profondi conoscitori del mondo della montagna.

Quindi, in due distinte parti, interverranno i rappresentanti di quasi tutte le maggiori pubblicazioni sociali nazionali, sezionali e territoriali del Cai, alcuni di questi in collegamento in via videoconferenza, portando la testimonianza delle rispettive esperienze maturate nel campo dell’informazione e della comunicazione. Obiettivo comune è quello di far crescere e sviluppare sempre di più la comunicazione legata all’attività del Club Alpino Italiano e al mondo delle montagne: c’è infatti piena consapevolezza della necessità di aprire e far conoscere sempre di più all’esterno le specificità e la cultura delle montagne grazie anche all’utilizzo dei nuovi strumenti comunicativi, senza però venir meno ai principi e ai valori fondanti da sempre alla base del volontariato del Club Alpino Italiano.

Una cultura, quella delle montagne e delle Terre Alte, che oggi assume quindi necessariamente una forte e sempre più attuale valenza sociale, ambientale e educativa, in particolare per le giovani generazioni. Sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming anche sul sito internet de L’Eco di Bergamo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA