Coprifuoco e ristoranti chiusi la sera
Natale, restrizioni fino al 10 gennaio

Vertice in vista del Dpcm. Il nuovo Decreto potrebbe durare almeno fino a domenica 10 gennaio. Fontana: «Provvedimenti siano mirati a contenere il virus, non a inseguirlo».

Il nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) potrebbe durare almeno fino a domenica 10 gennaio, secondo quanto si apprende da fonti che assistono al vertice governo-Regioni in videoconferenza, entrando in vigore il 4 dicembre, venerdì prossimo. Il governo - presente anche con il ministro della Salute Roberto Speranza - non avrebbe mostrato alcuna volontà di concedere allentamenti nel periodo delle festività, viene riferito a margine del vertice di martedì 1 dicembre. No alle richieste di accelerare l’allentamento: serve «mantenere rigore e prudenza per non vanificare i primi risultati che stiamo vedendo» ha infatti chiarito il ministro Speranza.

«Bisogna evitare gli spostamenti tra Regioni e mantenere il limite delle 22 per la circolazione: sono due punti centrali e imprescindibili del modello di sicurezza che stiamo costruendo insieme» ha spiegato il ministro Francesco Boccia nella conferenza Stato-Regioni. «Difendiamo insieme – ha detto Boccia – l’impostazione ed evitiamo deroghe perchè potrebbero minare la tenuta stessa dell’impianto». Il coprifuoco resta alle 22 anche a Natale e a Capodanno, bar e ristoranti chiuderanno alle 18 come adesso, nelle regioni gialle, come dovrebbero diventare tutte entro le festività. La bozza del nuovo Dpcm sarà inviata domani (mercoledì 2 dicembre) alle Regioni per un’ultima valutazione, secondo quanto si apprende, dovendo il provvedimento essere firmato dopodomani, 3 dicembre, ed entrare in vigore il 4.

«Oggi abbiamo avuto, come Regioni, un incontro con il Governo, durante il quale l’Esecutivo ha dichiarato la volontà, nel prossimo Dpcm, di mantenere, per il prossimo mese, una serie di misure abbastanza rigorose. Come, ad esempio, il divieto di trasferimento tra le Regioni, particolari attenzioni per le feste a Natale e Capodanno, e limitazioni, o addirittura divieti, riguardanti gli impianti sciistici. Quest’ultimo è un tema da considerare nell’ambito di un’intesa di carattere europeo». Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo il confronto tra Regioni e Governo sul prossimo Dpcm per contenere la diffusione del Covid-19.

«Da parte mia - ha spiegato il presidente - ho avanzato la proposta di svolgere una serie di interventi di più ampio respiro. Ovvero, non essere noi a inseguire il virus, ma fare in modo che la nostra programmazione preceda lo sviluppo del virus stesso». «Una serie di interventi, cioè, che consentano - ha concluso il governatore Fontana - di mantenere in vita le attività economiche e che garantiscano la sanità pubblica».

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