Borrelli: «Entro stasera i provvedimenti»
Intanto i morti sono 233, 154 in Lombardia

Durante il consueto punto stampa sull’emergenza coronavirus , Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, ha assicurato che «entro stasera (sabato 7 marzo, ndr) avremo il Dpcm, i provvedimenti saranno adeguati, proporzionati e condivisi con la Regione». I morti sono 233, dei quali 154 in Lombardia (19 in più di venerdì 6 marzo)

Il commissario all’emergenza, che ha risposto a una specifica domanda, si riferisce all’introduzione di una nuova zona rossa, che dovrebbe comprendere Alzano Lombardo e Nembro, come è auspicato da giorni dall’Istituto Superiore della Sanità e dalla Regione Lombardia. Dovrebbe dunque essere questione soltanto di ore.

«Si sta lavorando alacremente, acquisendo anche il consenso delle Regioni, per poter rendere disponibile questo provvedimento, auspicabilmente già in giornata». A sottolinearlo è stato anche il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa con Borrelli, parlando del nuovo Dpcm in tema di misure per il coronavirus.

«Vinciamo questa guerra se i nostri concittadini adottano comportamenti responsabili. Cambiamo modo di vivere, specie se siamo nelle categorie più fragili ed esposte». È stato l’appello più significativo del commissario all’emergenza Borrelli nel corso del suo intervento alla Protezione Civile.

Sono 567 i malati ricoverati in terapia intensiva per coronavirus, 105 in più rispetto a ieri. Il dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Di questi 567 ben 359 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 50 casi. Sono invece 2.651 i malati con sintomi ricoverati e 1.843 quelli in isolamento domiciliare.

Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 2.742 i malati in Lombardia, 937 in Emilia-Romagna, 505 in Veneto, 202 in Piemonte, 201 nelle Marche, 112 in Toscana, 72 nel Lazio, 61 in Campania, 42 in Liguria, 39 in Friuli Venezia Giulia, 33 in Sicilia, 23 in Puglia, 24 in Umbria, 14 in Molise, 14 nella provincia di Trento, 11 in Abruzzo, 9 nella provincia di Bolzano, 8 in Valle d’Aosta, 5 in Sardegna, 4 in Calabria e 3 in Basilicata. Le vittime sono 154 in Lombardia (19 in più di ieri), 48 in Emilia Romagna (+11), 13 in Veneto (+1), 6 nelle Marche (+2), 5 in Piemonte (+1), 4 in Liguria (+1), 2 in Puglia (+1) e uno nel Lazio. Dunque 233 in totale in Italia con un incremento di 36 deceduti. Complessivamente sono finora 5.883 i contagiati totali dal coronavirus, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 42.062, dei quali oltre quasi 30mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

«Ci aspettiamo che possa essere richiesto il movimento di pazienti in terapia intensiva su altre regioni, se sarà così si darà corso a un movimento di pazienti verso altre che hanno disponibilità di posti. Dobbiamo ringraziare i medici e il personale sanitario, è un’emergenza particolare, noi siamo abituati a emergenze che hanno un contorno e delimitazione, quindi una volta verificato l’evento mentre si va avanti si riesce a definire l’intervento e limitare le conseguenze. Qui - ha sottolineato Borrelli - abbiamo una situazione in cui il virus lo stiamo contenendo, adottando delle misure, ma soprattutto vinciamo questa battaglia, questa guerra se i nostri concittadini adottano dei comportamenti responsabili. Cambiare il modo di vivere, soprattutto per chi è in una categoria fragile e a rischio».

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