Coronavirus, partiti i test rapidi in città
Si fanno in auto: «Trenta al giorno»

Al via lunedì 11 gennaio nella tensostruttura alla Celadina, Avviati tre punti tampone anche a Villa di Serio, Romano e Chiuduno. Entro una settimana attivati gli altri dieci.

La tensostruttura è allestita in mezzo al piazzale: ieri e oggi le prove generali, da domani pomeriggio alla Celadina arriveranno i primi pazienti dei medici di famiglia per sottoporsi al test rapido per il Covid. Ieri, in contemporanea con la città, sono partiti altri tre punti tampone a Villa di Serio, Chiuduno e Romano di Lombardia; entro una settimana saranno attive tutte e 14 le sedi individuate dal piano organizzativo messo a punto da Ats e medici di medicina generale. «Abbiamo fatto un lavoro enorme a tempo di record – spiega Roberto Longaretti, coordinatore della rete territoriale distretto Bergamo Est-Val Cavallina – in contemporanea con la gestione del vaccino antinfluenzale. Tutto procede come da programma, domani (martedì 12 gennaio, ndr) apriranno i punti di Borgo di Terzo, Credaro e Zogno». L’obiettivo è di dare un supporto ai medici di base e di accorciare i tempi per accedere al test, a beneficio di chi già si trova in quarantena.

«Questi punti sono importantissimi per il contenimento della diffusione del Covid in provincia di Bergamo – ha detto il direttore sanitario di Ats Bergamo, Carlo Alberto Tersalvi –. Non dobbiamo dimenticare che il Covid c’è ancora; la nostra provincia sta soffrendo meno di altre, ma è fondamentale mantenere alta l’attenzione e la possibilità di individuare i casi positivi, di isolarli e di gestirne l’evoluzione». Il punto tamponi di Bergamo sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 16: giorni e orari cambiano a seconda delle località, «ma se dovesse esserci un aumento della domanda – ha detto ancora Tersalvi – siamo nelle condizioni di poter rinforzare il servizio». In città si alterneranno una ventina di medici; ogni giorno ne sarà presente uno, insieme a un infermiere, a un volontario e a un amministrativo. In provincia sono 350 i medici di medicina generale che hanno aderito all’iniziativa.

Per effettuare il tampone non sarà necessario scendere dall’auto; l’esito sarà comunicato sia alla piattaforma regionale, che al medico curante. Nel caso in cui il test fosse positivo, sarà il medico stesso a prescrivere un tampone molecolare. La macchina organizzativa avrà bisogno di un paio di giorni per essere oliata, dopodiché si potrà iniziare a pieno regime: in città sono previsti dai 24 ai 30 appuntamenti al giorno, pari a circa 150 test alla settimana.

Forte la collaborazione tra le istituzioni: in città l’iniziativa alla Celadina si è resa possibile grazie anche al contributo dell’Amministrazione comunale: «Il Comune di Bergamo – ha detto l’assessore ai Servizi sociali Marcella Messina – nell’ottica dello sviluppo di una cura di prossimità, ha scelto di mettere a disposizione il piazzale, la tensostruttura e i volontari del gruppo Bergamo x Bergamo, per tutto il tempo che sarà necessario». A livello operativo, la gestione del punto tampone della Celadina è stata affidata alla cooperativa Iniziativa medica lombarda (Iml), che ha messo a disposizione gli infermieri e il personale amministrativo. «È un lavoro molto complesso – ha detto Mario Sorlini, presidente di Iml – attraverso il quale abbiamo deciso di rendere disponibile anche un centro prenotazioni che deriva dalla nostra piattaforma informativa della Medicina generale di Bergamo. Si tratta di una piattaforma che abbiamo utilizzato anche per la prenotazione dei vaccini antinfluenzali e che ha avuto un buon successo».

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