Covid, Gori: «Il Comune parte offesa
nell’inchiesta della Procura per epidemia»

La Giunta del Comune di Bergamo ha deliberato di dichiarare il Comune persona offesa, nell’indagine per epidemia colposa.

«La Giunta del Comune di Bergamo ha deliberato di dichiarare il Comune persona offesa» nell’indagine preliminare della Procura di Bergamo per epidemia colposa sulla pandemia da Covid-19. «Se la Procura deciderà di promuovere l’azione penale, con il rinvio a giudizio, allora il comune si costituirà parte civile». Lo ha detto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, questo pomeriggio durante una conferenza stampa su zoom. Un passo «giustificato e necessario», ha aggiunto Gori, visto anche «l’eccezionale impatto» della pandemia su Bergamo e «visto l’elevato numero di vittime». Gori ha spiegato che il Comune sarà assistito dall’avvocato Mauro Angarano. E ha aggiunto che costituendosi parte offesa, Bergamo potrà, già in fase di indagine preliminare, presentare memorie, indicare elementi di prova e partecipare a perizie. Inoltre potrà essere informato di eventuale richiesta di archiviazione da parte della procura e potrà presentare eventuale atto di opposizione all’archiviazione. In caso di rinvio a giudizio, poi, il comune potrà costituirsi parte civile e quindi esercitare l’azione civile e risarcitoria nel processo penale. «È un atto - ha aggiunto il primo cittadino - che esercitiamo consapevolmente in nome di una comunità duramente colpita che vuole innanzitutto conoscere le ragioni di ciò che è avvenuto». Poi ha spiegato che «gli elementi da cui prende le mosse questa decisione» della Giunta sono «l’eccezionale impatto della pandemia in Italia» che si trova in cima alle classifiche europee per numero di decessi da Covid-19, l’esistenza di un’indagine della procura di Bergamo per epidemia colposa e il riconoscimento, da parte della giurisprudenza, dell’ente Comune come «ente esponenziale, ovvero rappresentativo dell’interesse dei suoi cittadini, titolare di un danno non patrimoniale con riferimento a fatti costituenti reato, che possono avere determinato ferite non rimarginate e fonti di indelebile turbamento nella collettività stessa».

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