Covid, meno del 4% con sintomi
L’app certifica il crollo - I dati

La provincia di Bergamo ha registrato una diminuzione dei sintomi da coronavirus più significativa rispetto a tutte le altre province lombarde. Il dato arriva dall’analisi delle segnalazioni inviate ogni giorno dai cittadini attraverso l’app AllertaLom e il progetto «CercaCovid».

L’ultimo aggiornamento del 10 giugno vede quasi tutta la Lombardia colorata di verde, il (tranquillizzante) colore scelto per identificare i Comuni in cui meno del 4% degli utilizzatori dell’app segnalano sintomi riconducibili al Covid-19.

In provincia di Bergamo, però, quel verde è ancor più rilevante, se si considera il punto di partenza. Come si può osservare dalle mappe diffuse da Regione Lombardia, la Bergamasca era la provincia più colpita nella fase in cui l’app ha iniziato a raccogliere ed elaborare i dati dei cittadini. L’aprile scorso quasi tutto il territorio della provincia, ad eccezione delle (poche) aree il cui il virus non è mai arrivato, erano colorate di rosso quindi con oltre il 13% dei cittadini sintomatici. Una rappresentazione chiara di quello che stava accadendo due mesi fa, con il coronavirus non ancora sotto controllo. Anzi, nel pieno della sua forza prima dei benefici arrivati grazie alle contromisure - soprattutto la chiusura totale e l’impossibilità di uscire di casa - adottate per limitare la diffusione del contagio. La Bergamasca è stata l’unica zona dell’intera Lombardia così marchiata in rosso dai risultati dell’app. Che non si basa su stime, ma sulle precise risposte date da un campione rappresentativo di quasi 140 mila persone, pari al 12,6% di tutti gli abitanti della provincia.

Un’indicazione, quella data dall’app, che ha sempre rispecchiato il drammatico andamento reale, negli ospedali e nelle case dei bergamaschi. Perché al 6 aprile la curva della mortalità non era ancora scesa, come ora, ai livelli di un anno fa. E i contagi viaggiavano ancora a tripla cifra (il 6 aprile, ad esempio, erano 103). Ora quel verde si traduce nei decessi quotidiani che al massimo si contano sulle dita di una mano, nei contagi sempre più contenuti e soprattutto nelle terapie intensive quasi vuote dopo il drammatico assalto di marzo.

Sotto la lente ora rimangono solo pochi e isolati Comuni che l’app segnala nelle fasce tra il 4 e il 7% e tra il 7 e il 10% degli utilizzatori dell’app con sintomi. Sono concentrati nella media pianura e nell’Isola bergamasca, oltre a qualche area dell’Alta Val Seriana in cui però il risultato potrebbe essere influenzato dal numero limitato di residenti.

La stessa situazione si trova in tutte le altre province lombarde, dove prevale il dato sotto il 4% degli utilizzatori con sintomi riconducibili al Covid-19. Ad oggi sono 1,3 milioni i cittadini che hanno scaricato l’app, oltre il 10% della popolazione. In tutto sono stati compilati 4 milioni e mezzo di questionari. La provincia più «sensibile» è quella di Milano: il 14,6% dei cittadini - 475 mila persone - hanno scaricato l’app. «La nostra app è molto importante – ha spiegato il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala – perché ci fornisce una mappa aggiornata del rischio contagio da Coronavirus. È utile per prendere decisioni, perché i dati raccolti sono a disposizioni di medici e scienziati che possono darci indicazioni preziose nell’interesse dei cittadini. Tante più persone scaricano la app sullo smartphone e aggiornano il questionario, anche se non hanno sintomi, quanto noi riusciremo a intervenire prima di entrare in lockdown. È uno strumento che ci aiuta a prevenire il contagio».

AllertaLom non è l’unico strumento a disposizione per comunicare le proprie condizioni di salute. Dal giorno di Pasqua il Comune di Bergamo in collaborazione con Ats ha lanciato oggicomestai.it, l’app in cui i cittadini ogni giorno possono comunicare alle istituzioni sanitarie l’insorgere di sintomi. Dalla stessa app, da settimana scorsa, i residenti in città possono prenotare il test sierologico messo a disposizione gratuitamente dall’amministrazione comunale. Anche oggicomestai.it ha registrato una costante diminuzione dei sintomatici in provincia di Bergamo.

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