Covid, nella Bergamasca la curva dei contagi si raffredda: raggiunto il plateau

Il monitoraggio dell’Ats di Bergamo per la settimana 19-25 gennaio: confermata la tendenza al decremento evidenziata nella settimana precedente. «I dati mostrano un reale raffreddamento della curva, con il raggiungimento del plateau». Nessun Ambito territoriale «Covid free», ma in tutti diminuisce il tasso d’incidenza. Pesa ancora l’effetto scuola.

Il tasso di incidenza nella settimana 19-25 gennaio 2022 è pari a 1.708 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 17,08 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni) e «conferma la tendenza al decremento evidenziata la scorsa settimana, riportando i valori alla settimana di fine anno (29 dicembre 2021– 4 gennaio 2022)». È quanto si legge nel monitoraggio dell’Ats di Bergamo. Lo scostamento rispetto alla precedente settimana, rileva l’Ats, è pari a –1.848 nuovi casi assoluti, pari a -8,8% rispetto alla settimana precedente (–4.742 nuovi casi, pari a -18,4% la scorsa settimana, +6.543, pari a +34,1% due settimane fa, +12.619, pari a +192,7% tre settimane fa; +4.435 nuovi casi, pari a +209,8% un mese fa). Nella settimana osservata, la media settimanale dei casi incidenti è pari 2.742 contro i 2.996 della scorsa settimana (3.673 due settimane fa).

«La scorsa settimana - dichiara il dottor Alberto Zucchi, direttore del Servizio Epidemiologico di Ats Bergamo - si era evidenziato un fondamentale cambiamento nell’andamento della curva che, da un incremento di natura lineare e non più esponenziale come nelle quattro settimane precedenti, mostrava un iniziale decremento; possiamo ora affermare che i dati mostrano un reale raffreddamento della curva, con il raggiungimento del plateau della curva stessa» . «Indubbiamente - continua Zucchi - l’effetto “rientro a scuola” ha pesato e, per certi versi, sta pesando ancora, come mostrano i dati di incidenza per classi di età (vedi grafico successivo, relativo alla settimana 13-19 gennaio), che vedono le quote maggiori nella fascia 0-11 anni, seguita da quella 40-49, ma fortunatamente i casi incidenti restano, in grandissima misura, casi asintomatici o paucisintomatici . Dobbiamo tuttavia essere consapevoli che la situazione resta delicata, per i tassi di incidenza ancora così alti in termini assoluti, e che dunque il contagio sul singolo individuo può determinare, in relazione al proprio stato di salute, effetti di rischio clinico anche importanti».

«Per quanto concerne il territorio provinciale - afferma la dottoressa Elvira Beato - anche questa settimana nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free, ma, a differenza delle settimane precedenti, tutti presentano un decremento dei tassi di incidenza; anche gli Ambiti che mostrano tassi di incidenza superiori alla media provinciale, rispetto alle settimane precedenti, evidenziano scostamenti più contenuti».

I territori con tassi di incidenza superiori alla media provinciale risultano essere l’Ambito di Valle Imagna e Villa d’Almè (2.081 casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab.) , Treviglio (1.880), Alto Sebino (1.833), Valle Seriana (1.808), Romano di Lombardia (1.775), Valle Brembana (1.769), Isola Bergamasca (1.766), Valle Cavallina (1.735 per 100.000 ab.). Gli Ambiti con i tassi inferiori alla media provinciale sono Valle Seriana Superiore-Valle di Scalve (1.302 nuovi casi negli ultimi 7 giorni per 100.000 ab.), Grumello del Monte (1.323), Seriate (1.565), Monte Bronzone - Basso Sebino (1.582), Bergamo (1.596) e Dalmine (1.701 nuovi casi negli ultimi 7 giorni per 100.000 ab.). I Comuni con 0 (zero) nuovi casi sono 6: Blello, Carona, Foppolo, Mezzoldo, Piazzolo, Vedeseta, tutti afferenti all’Ambito Valle Brembana (la scorsa settimana erano 4; quella ancora precedente 1).

L’Ats nel report ricorda che «dall’8 gennaio e fino al 15 giugno 2022 è stabilito l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 50 anni di età. Dal 15 febbraio 2022 tutti i lavoratori over 50 del settore pubblico e privato soggetti all’obbligo vaccinale, per accedere al luogo di lavoro devono possedere e sono tenuti ad esibire il green pass rafforzato, ossia la certificazione verde Covid-19 rilasciata esclusivamente a seguito di vaccinazione (ciclo primario e dose booster) o avvenuta guarigione. I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti alla verifica del green pass rafforzato (app Verifica C-19 e altre funzionalità di verifica previste dalla legge) da parte dei lavoratori soggetti all’obbligo vaccinale.

«Come ribadito anche dall’Istituto Superiore di Sanità – ricorda il dottor Giacomo Crotti – una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, ivi compresa quella pediatrica tra i 5 e gli 11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie di pazienti fragili indicate dalle disposizioni ministeriali, sono gli strumenti fondamentali per contenere l’impatto dell’epidemia, anche se sostenuta da varianti emergenti quali la variante Omicron».

L’Agenzia evidenzia anche come «nelle persone vaccinate con ciclo completo (e ancora in misura maggiore per quelle con la dose booster), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’età venga a ridursi l’incidenza di contagio (per una quota pari al 65,5-76,1%) e soprattutto di malattia grave (per una quota pari all’82,9-93,3% per ricoveri ordinari e dell’89,9-97,1% per le terapie intensive) e decesso (per una quota pari al 78,9-96,7%) , come ben documentato dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità e da numerosi altri studi italiani ed internazionali».

L’Ats d Bergamo ricorda che rimane fondamentale «per chi ancora non è vaccinato, sottoporsi al vaccino, superando le resistenze ed i dubbi , avvalendosi di fonti scientifiche accreditate per avere informazioni scientificamente corrette sugli stessi; per chi ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose , e rientra tra i target che possono accedere alla terza dose, sottoporvisi tempestivamente in modo da mantenere l’adeguato livello di copertura immunitaria; per i genitori di bimbi di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che hanno dubbi o timori riguardo al vaccino rivolto a questo target , parlarne con il proprio pediatra o consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità che, alla pagina -Vaccinazione anti covid ai bambini: cosa sapere -, riporta tutte le principali informazioni scientifiche utili e offre risposte alle domande più frequenti, mettendo anche a disposizione materiale utilizzabile per poter affrontare con maggior cognizione e con più tranquillità la scelta di vaccinare il proprio bimbo».

Da ultimo, ma non per importanza, il Servizio Epidemiologica di Ats Bergamo ricorda che «l’uso delle mascherine, in particolare delle FFP2, rappresenta la principale barriera fisica indicata per ridurre le probabilità del contagio , la prima contromisura efficace, insieme al rispetto delle misure di distanziamento, soprattutto a fronte di una variante che si trasmette facilmente come la Omicron, attualmente prevalente, e alle basilari misure di igiene (frequenti lavaggi delle mani, etc.)».

Su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 27 gennaio dati e analisi comune per comune.

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