Scuola e sci dal 7 gennaio - Le novità
La bozza del Dpcm inviata alle Regioni

Lezioni in presenza al 50% per gli istituti superiori. A Capodanno coprifuoco fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni. Gli impianti di sci riaprono il 7 gennaio. La bozza del nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire da venerdì 4 dicembre.

Ritorno in classe al 50% per gli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio. È quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire da venerdì 4 dicembre. «Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado - si legge - adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza».

Coprifuoco fino alle 7 a Capodanno

Le misure contenute nel nuovo Dpcm resteranno in vigore fino al 15 gennaio. È quanto prevede la bozza del provvedimento inviata alla Regioni. Il «Pacchetto» di interventi per Natale, invece, sarà in vigore dal 21 dicembre al 6 gennaio.A Capodanno coprifuoco fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni. «Dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo, nonché dalle ore 22 del 31 dicembre 2020 alle ore 7 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute».

Impianti di sci: si riapre il 7 gennaio

Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio. «Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale...per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali» con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts.

Divieto di mobilità tra Regioni

Nessuna deroga al divieto di mobilità durante le festività, in base alla bozza del nuovo Dpcm. Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato ogni spostamento «in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome», e il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio ogni spostamento tra comuni, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute, È consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1°gennaio, «anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti».

Niente riapertura dei centri commerciali nel weekend

Niente riapertura per i centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e negozi aperti fino alle 21. «Fino al 6 gennaio 2021 l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole».

Ristoranti aperti anche a Natale a pranzo

I ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. La bozza del nuovo Dpcm non prevede infatti restrizioni ulteriori rispetto all’orario limitato dalle 5 alle 18 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. «Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi», si legge nel testo.

Veglione di fine anno in camera in hotel

Veglione di fine anno in camera per chi deciderà di passare il 31 notte in albergo. Secondo la bozza del nuovo Dpcm, infatti, «resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera». Articolo in aggiornamento.

Quarantena per chi arriva da paesi extra Schengen

Tutti coloro che arrivano in Italia dai paesi extra Schengen dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni. È quanto prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni in base al quale le persone che entrano in Italia da quei paesi «sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora indicata».

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