Laura, una vita senza suoni
ma ora ha scoperto le voci di chi ama

laura Bozzetto, una mamma di 42 anni che ora può sentire grazie all’orecchio bionico impiantato al «Papa Giovanni».

I suoni sempre più lontani, frasi percepite con la lettura del labiale e un destino, segnato, di silenzio. Laura Bozzetto, di Bergamo, oggi ha quarantadue anni, ne aveva poco più di tre quando il problema all’udito si è evidenziato, giusto il tempo di imparare il linguaggio e di adattarsi alla sua nuova dimensione. La storia di Laura si intreccia con quella del fratello Luca anche lui con la stessa patologia. Due ragazzini complici e una famiglia che non ha mai fatto pesare quel disagio pur sapendo che le cose col tempo sarebbero peggiorate. Laura non ha mai vissuto il suo problema come una diversità, quanto basta per non abbattersi e per realizzare i suoi sogni.

Si è laureata in biologia, si è sposata ed è diventata mamma due volte. Sono stati proprio i suoi figli a indurla a riflettere su una possibile operazione che avrebbe migliorato la sua vita e le relazioni con gli altri. Perché negli ultimi anni Laura aveva perso quasi completamente l’udito e ciò aveva alimentato il suo essere introversa. La televisione poteva seguirla solo con i sottotitoli, per attirare la sua attenzione era necessario batterle la mano sulla spalla. Lentamente si è ritrovata a vivere in una realtà ovattata, a studiare stratagemmi per non mostrare la sua difficoltà, a ridurre al minimo indispensabile le relazioni e i contatti col resto del mondo. Poi un giorno si è scontrata con il primo segnale di vero pericolo quando in auto con i figli piccoli non ha sentito l’arrivo di un’ambulanza a sirene spiegate . Ha compreso che non soltanto stava ostacolando i soccorsi, ma che avrebbe potuto a sua volta trovarsi coinvolta in un incidente mettendo a repentaglio la vita dei suoi bambini.

Per le persone che ama, per i suoi figli. Dall’operazione chirurgica all’attivazione dell’orecchio «bionico» è trascorso un mese di tanti pensieri, preoccupazioni e domande. Se non avesse funzionato, se avesse perso anche il residuo uditivo? Laura era pronta al peggio. Ma non si sarebbe di certo arresa. Una bimba coccolata da suoni lontani è una donna capace di sopravvivere al silenzio. Il messaggio era proprio questo. Nessuna disabilità può impedire di realizzare i propri sogni. Laura ne ha conquistati tanti nella sua vita e ora che la sua quotidianità è munita di audio può soltanto rendere quegli obiettivi ancora più belli da ricordare.

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