Deborha si è svegliata dal coma
«Devo sopravvivere per i miei genitori»

Omicidio di Curno, la sorella di Marisa è fuori pericolo e ha saputo dall madre della morte della sorella.

La sorella di Marisa, uccisa a coltellate dall’ex marito, si è svegliata dal coma dopo il delicatissimo intervento a cui è stata sottoposta nella notte tra sabato e domenica per frenare l’emorragia causata dai colpi di coltello che le ha inferto il cognato Ezzeddine.

«Devo sopravvivere per i miei genitori» ha detto Deborha Sartori dopo che la mamma Giusi che le ha comunicato della tragica morte della sorella.

Deborha dovrà essere sentita dai carabinieri che stanno conducendo le indagini, probabilmente domani, oggi i medici hanno chiesto per lei ancora un giorno di riposo assoluto.

Intanto si è appreso che martedì mattina sarà interrogato dal gip nel carcere di Bergamo Ezzeddine Arjoun, il trentacinquenne tunisino in cella con l’accusa di omicidio.

Dopo il delitto della donna, attesa sotto casa dei genitori di lei, in via IV Novembre a Curno, alle porte di Bergamo, e dopo aver ferito la cognata che aveva tentato di difenderla, il tunisino - che era coniugato con la Sartori dal 2012 - si è presentato dai carabinieri di Curno, la cui stazione dista 350 metri. Nel tragitto ha buttato il coltello in un cespuglio e i carabinieri lo hanno già recuperato. Ai militari ha subito ammesso il delitto.

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