«Di donne forti ce ne sono, come me»
Storia, mani (e fornelli) di Angelina - video

«Di donne forti ce ne sono tante, io sono una di queste». Lei è Angelina e per la prima volta si racconta dentro il suo ristorante che da anni conduce con il marito Mimmo. Con la semplicità, e la tenacia, di una donna che sa il fatto suo e che la vita la conosce bene, così come il senso del lavoro. Della fatica.

Per la prima volta Angelina Scopelliti parla davanti alla telecamera in un bellissimo video realizzato dalla nipote Giulia Mazzucconi, studentessa a Londra: un omaggio e regalo alla nonna così amata da tutta la famiglia.

Un video intenso e vero. Tra salsa di pomodoro per le mitiche Melanzane alla parmigiana che la signora Angelina ancora cucina nel ristorante di famiglia, tra frutta e verdura da pelare e tagliare, ma soprattutto dietro a quel tavolo che nessuno può dimenticare se è andato almeno una volta da Mimmo, in Città Alta.

Lei è lì, instancabile, e sempre con un saluto per tutti. «Mi chiamo Scopelliti Angelina e vengo da Reggio Calabria» inizia il video, ma in questi pochi minuti non c’è solo il volto, e la storia, di una donna che nella sua vita ha sempre lavorato con determinazione. Ci sono soprattutto le sue mani, sottili e rugose. Nodose e bellissime queste mani che impastano, che pelano, che da sole sanno spiegare tutta una vita.

«Abbiamo un grande ristorante. Io lavoro, gestisco la cassa - racconta -. Da 60 anni siamo qua e vediamo tanta gente che viene a trovarci - e continua -. C’ho la mia età ma continuo a lavorare. A me mi rispettano» spiega in maniera colloquiale.

E dice con la sapienza popolare: «Essere forte vuole dire avere la salute. Quando la gente mi chiede: “Non è ora di smetterla?” Io dico “no, non ci penso neanche”». Con un aneddoto: «Dopo tre giorni che ho partorito l’ultimo dei miei figli mi sono venuti a prendere: dovevo tornare a lavorare. Questo è il primo sacrificio».

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