Dieci pezzi unici di design all’asta per finanziare la ricerca del «Mario Negri»

Il ricavato servirà a sostenere la lotta al tumore del pancreas.

Il design scende in campo con il brand italiano Mingardo a supporto della ricerca scientifica del Mario Negri nella lotta contro il cancro. Dieci candelabri saranno battuti all’asta di beneficienza e il ricavato sarà interamente devoluto all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri a favore di un progetto di ricerca sul tumore al pancreas, con l’obiettivo di individuare nuovi marcatori per una diagnosi precoce e nuovi approcci terapeutici per una delle forme di cancro più aggressive.

Il progetto «A flame for research» voluto da Daniele Mingardo, a cura di Federica Sala, ha coinvolto dieci designer di fama internazionale – Federica Biasi, Michele De Lucchi, Jaime Hayon, Philippe Malouin, Alberto e Francesco Meda, Luca Nichetto, Panter & Tourron, Matteo Thun, Patricia Urquiola, Marcel Wanders studio – che hanno dato vita a dieci candelabri realizzati da Mingardo brand italiano, da oltre cinquant’anni eccellenza nella lavorazione dei metalli. I pezzi unici, esposti da Offstage dal 5 al 10 settembre, saranno battuti all’asta in collaborazione con Christie’s da Cristiano De Lorenzo presso Mariencò in un evento a numero chiuso.

«A nome dei 700 ricercatori dell’Istituto Mario Negri – commenta Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri – voglio esprimere la nostra profonda gratitudine a Daniele Mingardo e a tutte le persone che con grande generosità hanno reso possibile la realizzazione di questo bellissimo evento. I fondi raccolti – continua Giuseppe Remuzzi – saranno un importante contributo agli studi che stiamo conducendo sul microambiente tumorale in cui si sviluppa il carcinoma del pancreas. Sappiamo, infatti, che il microambiente gioca un ruolo fondamentale nelle varie fasi di progressione del tumore».

L’obiettivo del team di ricercatori del Laboratorio del Microambiente tumorale, coordinato da Giulia Taraboletti e Dorina Belotti, è sviluppare nuovi approcci diagnostici e terapeutici, fondamentali sia per poter anticipare una diagnosi altrimenti tardiva della malattia, che ha una sintomatologia iniziale aspecifica, sia per individuare nuove terapie in grado di migliorare l’aspettativa di vita dei pazienti.

«Sono fiero – sottolinea Daniele Mingardo, a capo dell’omonima carpenteria metallica – di prendere parte attivamente alla lotta contro il cancro. Nel 2013 mia madre ci ha lasciati per un cancro al pancreas. Lei lavorava in officina, con me e mio padre. È passato qualche anno e solo ora ho capito che mi piacerebbe fare qualcosa per qualcuno, come avrei voluto succedesse per lei. Ho capito quindi che per fare un gesto concreto devo farlo attraverso ciò che mi riesce meglio e quello che sono: fare il fabbro.»

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