È morto il notaio Adriano Sella
«Professionista stimato in città»

Bergamo perde un professionista stimato e molto conosciuto: è mancato all’età di 76 anni il notaio Adriano Sella. Nello studio di via Verdi 12, aperto proprio da lui negli anni ’70, sono passate tantissime persone, dagli importanti professionisti alle persone più semplici.

E per tutti, ricorda la moglie Marisa, Adriano Sella «sapeva trovare la parola giusta, un consiglio: era una persona di grande disponibilità». Forse è questo il segreto di una professione portata avanti con passione per 45 anni.

Lavorava «dalla mattina alla sera» fino quasi all’età di 75 anni, fino a poco prima della pensione, quando sono invece sorti dei problemi di salute. Lo studio cittadino da lui fondato è cresciuto fino ad avere anche 12-13 dipendenti: oggi quell’attività continua sotto la guida del genero.

Il notaio Sella non veniva da una tradizione di famiglia in questa professione, e «ha avuto una validissima scuola dal notaio Leidi, dove aveva fatto la pratica», ricorda la signora Marisa. Nel tempo, la sua professionalità lo ha portato anche a ricoprire ruoli importanti, tra cui quello di tesoriere, per anni, del Consiglio notarile distrettuale di Bergamo. È stato inoltre tra i consiglieri di amministrazione della Fondazione Mia - Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo. «Precisissimo, trascorreva molto tempo in studio, teneva tanto alla qualità del suo lavoto», ricorda chi ha lavorato con lui.

Tantissime le attestazioni di stima arrivate in questa dolorosa occasione: c’è chi mette l’accento sulla «saggezza, il buon senso e l’amicizia» che il notaio Sella sapeva «signorilmente» trasmettere, e chi ricorda la sua «lieve ironia». «Vero gentiluomo» dalle indiscusse doti professionali, «equilibrato e attento interprete di una lunga fase della vita giuridica bergamasca».

Ma le sue passioni non riguardavano solo il notariato: chi lo ha conosciuto bene racconta della sua grande attenzione per l’arte, e del suo interesse per il golf: era stato tra anche i fondatori del Club La Rossera, a Chiuduno. I ricordi più privati, naturalmente, sono quelli dei familiari: il notaio era anche un padre e un nonno. La moglie Marisa, con cui ha condiviso 25 anni, racconta di «due persone che si sono amate con grande rispetto reciproco». I funerali saranno celebrati lunedì alle 10,30 in Duomo.

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