E se l’operatore telefonico ti scrive...
Cambia il piano tariffario, cosa fare?

Ormai non passa mese che non riceviamo tra i messaggi del nostro telefonino anche un messaggio proveniente dal nostro operatore telefonico che ci informa del cambio del nostro piano tariffario. Cosa fare? Adiconsum dice la sua.

«L’ultimo in ordine di tempo (dal 2016 ad oggi ne abbiamo contate più di 10) l’hanno ricevuto gli utenti di TIM e recita così - scrive l’associazione dei consumatori -: Modifica delle condizioni contrattuali. Dal primo rinnovo successivo al 3/4/17 la tua TIM Special diventa MAXXI: si arricchisce di 2GB Extra e avrà un costo di 2Euro in più ogni 4 settimane. Finiti i Giga, potrai continuare a navigare fino al rinnovo successivo solo attivando l’offerta dati aggiuntiva più adatta alle tue esigenze. Hai diritto entro il 3/04 di recedere senza penali con i consueti canali di contatto o passare ad altro operatore. I 2GB Extra sono disponibili già da oggi senza costi aggiuntivi. Modifiche determinate dall’esigenza di rendere omogenea l’offerta TIM. Per info chiama il 409160».

Quando arrivano messaggi del genere, ci si chiede se è lecito che l’operatore cambi in maniera unilaterale il piano tariffario e cosa si può fare per evitarlo. «Ebbene sì, è lecito - spiega Adiconsum -. Secondo l’art. 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche, infatti, gli operatori possono cambiare in maniera unilaterale le condizioni contrattuali, purché ne diano comunicazione ai propri clienti almeno 30 giorni prima dell’entrata in vigore della modifica. Pertanto se la comunicazione rispetta tale tempistica, il comportamento è lecito».

Che cosa fare? «L’unica arma a disposizione è: cambiare operatore, ma prima di farlo segui i nostri consigli - commenta Adiconsum -:· prima di recedere, ad es., valuta le offerte degli altri operatori e confrontale col nuovo piano tariffario proposto dal tuo operatore; se recedi entro i 30 giorni, non devi pagare alcuna penale all’operatore, ma se il tuo piano tariffario, è abbinato ad uno smartphone, tablet o pc, che stai pagando a rate all’operatore, allora fai particolare attenzione perché se vuoi rimanere in possesso del tuo dispositivo, per recedere devi pagare le rate che ti mancano in un’unica soluzione; se, invece, non intendi pagare, potrai sempre recedere, ma dovrai rinunciare al dispositivo e alle somme già versate».

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