Egitto, attentato in due chiese cristiane
45 morti nella domenica delle Palme

Il primo attacco a Tanta e il secondo ad Alessandria. Il bilancio cresce con il passare delle ore e per ora sono 45 i morti e numerosi feriti: si parla di un centinaio in tutte e due le esplosioni.

Quarantacinque persone sono morte e molte altre sono ferite in seguito a due esplosione vicino a una chiesa nella città egiziana di Tanta, a nord del Cairo e un’altra ad Alessandria. La prima esplosione sarebbe avvenuta all’interno della chiesa proprio mentre si stava celebrando la Domenica delle Palme. La bomba sarebbe stata collocata sotto una panca, mentre nel secondo caso sembra che alcuni agenti si siano insospettiti dello strano comportamento di un uomo sul sagrato della chiesa e nel momento in cui si sarebbero avvicinati, l’uomo si sia fatto saltare in aria.

Un’ora dopo l’esplosione la polizia ha arrestato due persone sospettate di essere coinvolte nell’attentato. All’interno della chiesa c’erano duemila persone.

E c’è stata anche la rivendicazione. Sono due cittadini egiziani i kamikaze: lo afferma l’Isis attraverso la sua agenzia Amaq. Il nome di «battaglia» dell’attentatore di Alessandria è Abu al-Baraa al-Masri (l’egiziano, ndr) quello di Tanta, Abu Isaac al-Masri.

L’attacco nella città del Delta del Nilo di Tanta è l’ultimo di una serie di assalti alla minoranza cristiana in Egitto, che costituisce all’incirca il 10% della popolazione ed è più volte finita nel mirino dell’Isis. Nel dicembre scorso un attentato suicida contro la Chiesa di San Marco al Cairo uccise 25 persone, tra cui sei bambini.

L’attentato nella Domenica delle Palme in Egitto arriva a pochi giorni dalla visita del Papa che ha espresso solidarietà alla Chiesa copta e a tutto l’Egitto e nell’Angelus ha pregato: «Il Signore converta i cuori delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno il traffico d’armi».

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